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Cronache della Giratempo - Il cuore di Hogwarts

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Messaggio Da @leparty Ven Apr 13, 2012 3:39 pm

*fa toc toc*
KiaKia? Dove sei sparita? u.u
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Messaggio Da Kiaretta Ven Apr 13, 2012 8:08 pm

ci sono, ci sono, è che sto lavorando ai due capitoli successivi
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Messaggio Da Benny Wesit96 Ven Apr 20, 2012 9:52 pm

Kia, non chiamarmi rompiscatole (forse lo sono, vabbé ehm), ma che dice di bello la FF? ç_ç
Mi manca tanto leggere dei tuoi personaggi. ç_ç
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Messaggio Da Kiaretta Mar Mag 08, 2012 8:28 pm

Dove c'è chi trama e chi risolve misteri

Ad AliceWeasley, la regina dei doppi sensi e delle chiacchere in spagnolo



Stella





Dover evitare che un tonnato faccia delle cavolate è la
cosa più difficile del mondo. Soprattutto di un tonnato innamorato. Io avevo
usato il mio cervello e avevo trovato quasi subito Penelope De Winter tra le
vecchie carte della scuola. Benny... lasciamo perdere.


Penelope era un'allieva di Cosetta Corvonero, anzi,
un'amica. Alcune leggende dicevano che fosse stata mooolto amica di Godric e
che fosse stata lei la fatidica goccia che fece traboccare il vaso con Salzy.


Che carini... Godric che sopporta Salazar serpuzza solo
perché vuole mantenere l'armonia nel suo gruppo di amici, penso guardando una
delle tremila pagine che avevo sfogliato nelle ultime ore. Anche se a
ripensarci... naaa. L'avrei mandato prima a quel paese.


Alzai lo sguardo e vidi Benny alle prese con una
pergamena. -Ancora? Dammi una mano invece di scriverle delle lettere melense!-
dissi nauseata.


-Queste lettere sono molto più importanti!- sentenziò il
Tassorosso sventolandomene due sotto il naso.


Ne presi una e la lessi. -Sei il mio pane giornaliero,
senza di te non mi sento completo, sono il tuo scudiero,


sei il mio dolce segreto. Mmm... perché ho l'impressione
che dolce sia il sostantivo e segreto l'aggettivo?- chiesi scettica.


-Sei la solita!- bofonchiò Benny.


-Fabio che fine ha
fatto?- chiesi con un sospiro di compatimento.


Benny mi indicò una pila di carte ad un lato del tavolo.


-Per tutti i Caraibi! è rimasto sepolto!- dissi sgranando
gli occhi. L'avevo sempre detto che studiare troppo fa male.


-Stella, vuoi farti un goccetto ricostituente?- chiese
Benny preoccupato.


-Si- risposi con una vocina fioca fioca. Era quello che
mi aspettava l'anno prossimo? Trasalii al pensiero. La carta mi avrebbe
sommerso, non avrei più rivisto la luce del sole...


-Ehi, calma! Siamo quasi arrivati alle cucine, pensa che
tra un pò potrai bere rhum!- disse Ben con un sorriso. La faceva facile lui.
Non potevo mica presentarmi ai M.A.G.O. piena zeppa di rhum fino al midollo.
Anche se forse quello era l'unico modo per passare gli esami.


Entrammo in cucina che il mio umore era quasi a terra,
solo il mio amato rhum poteva consolarmi. Appena quel sapore familiare cominciò
a riscaldarmi le labbra e la gola mi sentii già meglio.


-Allora?- chiese Benny.


-Va già meglio- dissi io. -Allora?- chiesi in risposta.
Vediamo se il tasso cade nella mia trappola!


-Allora cosa?- chiese Benny guardandomi perplesso. Bingo!


-Ale... è il tuo passatempo o le vuoi davvero bene?-
dissi tranquilla. Sapevo che la Corvetta era un nervo scoperto, ma volevo
vedere quanto lo fosse.


-Non sono affari tuoi- disse brusco, evitando di
guardarmi negli occhi.


-Avanti, racconta... e se io ti dicessi che so del tuo...
segreto?- disse Stella


Benny fece una cosa molto inaspettata e molto stupida.
Tentò di minacciarmi con la bacchetta. Andiamo ragazzi, minacciarmi? Neanche mio fratello, un seguace
degli ex Mangiamorte, ci riusciva.





Milla





Era praticamente uno shock, forse il mondo si era
rivoltato. Non lo sapevo nemmeno io. Uno crede che una cosa è così... poi si
rende conto che è cosà. Per una Purosangue come me era terribile.
Sovrappensiero entrai nelle cucine per farmi fare un panino e...


la scena davanti ai suoi occhi era surreale. Benny che
puntava la bacchetta contro Stella che a sua volta gli stava aizzando contro un
elfo.


-Black! Benny! Cosa...?- chiesi sconvolta.


-Tranquilla Milla, è l'abitudine- disse Stella.


-Ti sembra normale che gli elfi si mettano a scommettere
chi tra i due farà più male all'altro?- chiesi oramai sconvolta.


Stella gettò un'occhiata veloce agli elfi. -Ragazzi,
andate a piazzare le vostre scommesse altrove- disse gelida mentre brandiva ancora in mano un elfo come se fosse
una spada, le sue mani sul suo collo, come se si trattasse di un'elsa. Quello
la guardava oramai sul punto di spirare, con la carnagione mista tra un
violetto e un verde acido, pronto ad andare all'altro mondo.


-Per favore smettila!- esclamai cercando di prendere
l'elfo dalle sue mani.


-Mi spiace Milla, ma ha bevuto un bicchiere di rhum, è
capace di tutto oramai!- disse Benny guardandomi triste.


-E tu non sei capace di dire la verità!- disse Stella.
Sembrava molto lucida, solo una versione moderna di Jack Sparrow.


-Sono affari miei!- urlò Benny.


-Affari che hai deciso di condividere con me... e io ci
faccio quel che mi pare!- strillò Stella beffarda.


-Chi te l'ha detto?- Oramai Stella aveva lasciato l'elfo,
ma non pensava a prendere la bacchetta. Forse intendeva prenderlo a pugni.


-Okay, ragazzi, basta! Comportatevi civilmente!- dissi
mettendomi tra i due. Feci la cosa più ovvia in quel momento, circondata da
folli. Lanciai il pallone contro Stella, colpendole all'orecchio. -Ehi, è un pallone da pallavolo quello?-
chiese Benny.


-Si- dissi incerta. Bastava un pallone per fargli abbassare la guardia? -Ok, abbiamo
scoperto che Milla si è data allo sport Babbano, adesso togliti di mezzo,
stavamo litigando- disse acida la Grifondoro, toccandosi l'orecchio colpito.


-Tu non mi dai ordini.- mi misi di fronte a lei,
coprendole la visuale su Benny. -Tantomeno mi insulti-


Se gli sguardi potessero appiccare il fuoco, avrei già
incenerito Stella. Una profonda irritazione cominciò a pervadermi.


-Stavamo litigando prima che tu arrivassi, vattene-
continuò Stella che non mi guardava in faccia, ma teneva lo sguardo inchiodato
alle mie spalle, su Benny.


-Non prima che mi spiegate cosa stia succedendo... qui il
mondo va alla rovescia! Andrà a finire che i polli andranno a braccetto con la
volpe!- esclamai, senza sapere da dove mi usciva quella similitudine.


Sentii Benny ridacchiare, forse pensava che stessi dando
del pollo a Stella. D'altro canto, la ragazza non badò particolarmente a me, si
sedette di nuovo a uno dei grandi tavoli della cucina e si versò un'altro
bicchiere di rhum. Poi fece qualcosa che mi spiazzò... lo lasciò dov'era e
fissò Benny intensamente, poi mi rivolse il suo sguardo verde-giallo.


-Sei sicura di voler ascoltare parecchie verità?- disse
la ragazza, seria come non l'avevo mai vista. Non c'era voglia di scherzare nel
suo sguardo, non faceva gesti con le mani per darsi un tono né per far capire
quanto scherzasse.


Benny non doveva essere d'accordo. - Quei segreti sono
miei.- disse arrabbiato.


-Io non parlo dei tuoi segreti, parlo di Penelope. Avere
una serpe tra noi può esserci utile- disse calma Stella, sorprendendoci.


Decisamente aveva bevuto troppo.





Benny





Per un attimo pensai di dover morire di vergogna. Avevo
confidato i miei segreti a Stella e lei sembrava sul punto di spifferare tutto
a Milla.Già era sconvolgente il fatto che volesse come alleata una serpe.
Pronto? Una Serpeverde!!


Milla però si dimostrò molto discreta, non raccontò
niente a nessuno, ma il mio segreto l'aveva sconcertata, tanto da volermene
parlare in continuazione quando ci ritrovavamo a quattr'occhi.


-Quindi sei bisex? Ti piacciono sia gli uomini che le
donne?- mi aveva guardato perplessa per un attimo. -Non l'avrei mai detto! Ale
cosa ne pensa?- smise di sorridere. Io avevo smesso da un pezzo.


Non solo perché Ale non ne sapeva niente, ma anche perché
io l'avevo tradita.


Ero più che nei guai.


-Ben, ma è vero che tu e Fabio state assieme?- mi disse
Milla di punto in bianco.


-Stupidaggini-


No, niente canzoni oggi, stasera vado di fretta, se mi scoprono mi cucinano sulla piastra. Meraviglioso?
Mi spiace avervi fatto penare.
Ben, spero di aver usato ironia e tatto al punto giusto. Questo è un tema delicato da solo, figuriamoci le corna!!!

Ragazzuoli, fatemi sapere anche voi, ma siate piuttosto critici, mi raccomando.
Ideona!! Scrivete voi che canzoni che vorreste ascoltare o che vi vengono in mente leggendo. Io non ci sono riuscita. Perdono!!
Stella, resuscita!!
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Messaggio Da icon Mar Mag 08, 2012 8:42 pm

Capolavoro!
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Messaggio Da Benny Wesit96 Mar Mag 08, 2012 9:09 pm

Quoto icon: ca-po-la-vo-ro!
No, davvero magnifico, Kia, mi piace un sacco! Grazie mille!
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Messaggio Da AliceWeasley Mar Mag 08, 2012 10:37 pm

Sei dannatamente brava e meravigliosamente dolce :3 ♥
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Messaggio Da @leparty Mar Mag 08, 2012 11:04 pm

E qui ci starebbe lo schiocco del tappo di una buona bottiglia di spumante che parte e rimbalza sulla parete opposta, per poi terminare la sua breve corsa rotolando sul pavimento... Fra gli applausi dei presenti.
Tanto di cappello, Kia, davvero.
Vale la pena ogni volta aspettare anche un mese per poter mettere gli occhi su quello che scrivi, tanto o poco che sia. Penso che il tuo sia davvero un talento innato.
E, per quanto mi riguarda, non posso esserti di nessun aiuto per la scelta delle canzoni, perché quando leggo la FF io sono sempre immersa nel silenzio più assoluto, e non potrei chiedere di meglio... La musica in testa, in un momento come questo, farebbe soltanto baccano. Sarebbe come fare una domanda e chiacchierare col vicino di banco mentre il prof ti dà la risposta...

Come sempre, complimenti. Ora, spero comunque di non dover aspettare un altro mese per il seguito Smile
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Messaggio Da maicr Mer Mag 09, 2012 2:02 pm

kia!! quoto e straquoto quelli che hanno scritto prima di me! è veramente fantastica!! mi sembrava di vedermeli davanti mentre parlavano! sono proprio loro!! *.* complimenti Wink
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Messaggio Da Kiaretta Gio Mag 10, 2012 6:39 pm

E fu così che Kia, dopo mesi, sentì pungere gli occhi, non per la rabbia o il dolore, ma per la commozione
Vi voglio bene raga
Kiaretta
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Messaggio Da Kiaretta Gio Mag 10, 2012 7:50 pm

La fretta mi ha fatto dimenticare di dire a Stella di dire cosa ha scoperto su Penelope.
vi faccio un breve riassunto io o viinserisco una scena con le informazioni su Penelope??
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Messaggio Da Benny Wesit96 Ven Mag 11, 2012 12:15 pm

Kia, è ovvio, la scena! *_*
Se l'hai già pronta, eh... Se la devi scrivere ed è un peso va più che bene un riassunto. ugeek
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Messaggio Da Kiaretta Mer Mag 30, 2012 10:00 pm

Dopo quasi un mese ecco cosa ha partorito il mio cervello. Come dice una certa persona: dopo questo, un parto trigemellare è una bazzecola.
Non so cosa mettere visto che non stavo ascoltando musica, ma spero abbiate qualche canzoncina in fondo al cervello (possibilmente "Show must go on" dei Queen) che vi faccia da colonna sonora.
In ogni caso, chi di voi sa come si fanno i Banner? Vorrei farli perché ho un'ideuccia... Alzi la mano chi mi da una mano!! XD



-Allora tonnati, volete sapere cosa ho scoperto mentre Benny
componeva assurde poesie?- dissi guardandoli come un generale.


Benny e Milla annuirono.


-Allora, quando i fondatori fondarono la scuola –che cacofonia!-
fecero in modo che chiunque passasse per quel posto diventasse molto più
potente. L’incantesimo però aveva bisogno di essere riattivato continuamente,
così una persona a loro cara si offrì volontaria per dare energia. Ci sarebbero
stati due Cuori: uno di pietra, uno di carne. Quello di Carne pompava sangue e
magia che andava a immagazzinarsi nel cuore di Pietra. Il cuore di pietra
pulsava e dava energia a tutta la scuola,per questo tutta l’aria attorno
rendeva più potenti i maghi e le streghe che passavano di lì.


Per questo Salzy non voleva andarsene, qui diventava
potente.-


Milla mi guardò come se fossi stata un angelo sceso in
terra.


-E hai scoperto tutto questo da sola?- disse incredula.


-Non solo!- La persona che divenne il cuore si chiamava
Penelope. Penelope de Winter!- esclamai trionfante.


Benny prese i miei appunti e li lesse, incurante delle mie
occhiatacce.


-Quindi il cuore è uno solo, esso si riunirà quando il cuore
di carne deciderà di attingere energia per donarla ai maghi- Alzò lo sguardo su
di me. –Ma dove sono?-


-Il cuore di carne è nei discendenti di Penelope in linea
femminile, il cuore di pietra è all’interno della scuola. Quando si avvicinano sentono la vicinanza e cominciano a cantare, quello che è successo all'inizio dell'anno- dissi cominciando a
sfregarmi le mani.


-E dove si trovano?- chiese Milla entusiasta.


-Che ne so…- dissi io arrossendo.




Questo invece è il capitolo 7
Ember, voglio sapere il tuo parere!!



La Crisalide

Questo capitolo è dedicato alla persona che più tempo lo ha aspettato

Ember




Ed io pensavo ancora
che la vita


Non smettesse mai di
dare,


Che si tornasse in
sé.


In me non sono nella
condizione più grande?


Le mie cose non
vogliono più consolarmi


E capirmi come
quando ero bambina?


Rainer Maria Rilke, Lamento
di fanciulla





Mi guardai allo specchio. Finalmente eravamo in Francia
per il Torneo! Ogni momento che passava vedevo sia la sottoscritta sia le altre
ribollire di gioia. Avevamo faticato tanto per arrivare a quel punto. E io
stavo rovinando tutto.


Era cominciato tutto per gioco. Conoscere un ambiente
nuovo, conoscere Jean... mi avevano cambiata. Per evitare di confondervi, forse
è meglio andare con ordine.


Era cominciato tutto dopo un allenamento con i
francesi. Bree si era... alterata per...


-Ember, vuoi piantarla di giocare male? Lo so che è
snervante che quei ragazzi francesi ci stiano fissando e commentino acidamente
ogni centimetro quadrato di noi, ma datti una mossa!- disse il Capitano
avvicinandosi e minacciandomi aspramente. Disse qualcos'altro, poi Ale venne a
calmarla.


-Andiamo, Bree, ma senti cosa dicono? Sembra che qualcuno
gli abbia danneggiato tutto il cervello e l'unica cosa rimasta a funzionare
sia...- Abby non le lasciò terminare la frase.


-Sono ragazzi, cosa ti aspetti? E poi noi abbiamo i
pantaloncini- disse arrossendo.


Kia fece finta di vomitare. -Sono terribilmente arrapati.
Persino io non li sopporto!-


-Tu che ti scandalizzi per qualche ragazzo arso?- chiesi
scettica.


-Loro stanno diventando volgari. Non possono non
disgustarmi-


Prima che cominciassimo di nuovo a tirarci frecciatine,
Bree ci fece ricominciare.


Era impossibile giocare, tutta la squadra ne risentiva. I
gemelli, l'onor virile e Battitori, li minacciavano spedendo loro qualche
Bolide, ma non potevano fare più di tanto, altrimenti li avrebbero puniti per
gravi lesioni. Non ce la facevo più, era insopportabile. Uscii dal campo e
atterrai nel cortile da dove ci stavano insultando. All’inizio cominciarono a
preoccuparsi e lanciavano occhiate preoccupate al resto della squadra.


-Vi divertite?- chiesi in francese. Studiarlo alla fine
aveva avuto uno scopo!!


I ragazzi cominciarono a schernirmi.


-Su femminuccia, vieni qui, manchi solo tu alla festa-
disse un ragazzo dai capelli color paglia. All’inizio pensai che avesse il viso
pieno di lentiggini, poi mi accorsi che erano croste di acne.


-Suvvia, non possiamo guardarvi?- disse un altro
squadrandomi dall’alto verso il basso, valutando petto e gambe. Arrapato,
pensai.


-Assolutamente si- dissi io portando la mano alla tasca della
giacca. Sentii Bree sbraitare qualcosa contro Kia, non le diedi importanza. – Ma
in SILENZIO- alzai il volume della voce, sperando di essere capita.


Il ragazzo dall’acne orribile sghignazzò e provò a
parlare, senza successo. Anche i suoi compagni avevano perso inaspettatamente
la voce.


-Lavoro di squadra, vero?- disse l’unico immune. Era
l’ultimo ad aver parlato. Lo guardai
negli occhi, dando un’occhiata veloce al resto. Era molto più alto di
me, il fisico era molto asciutto, quasi mingherlino, ma riuscivo a vedere i
muscoli sotto la camicia bianca. Non portava né la giacca né la divisa della
sua scuola, se non fosse stato per la sciarpa color argento, non avrei detto
che era di Beuxbautons. I capelli neri non erano molto lunghi, il ciuffo gli
nascondeva gli occhi chiari, un piercing fresco gli bucava il sopracciglio, tre
vecchi adornavano le orecchie.


-Assolutamente- disse Kia atterrando dolcemente, seguita
da Ale e Abby. Tutte e tre lo guardavano torve, lui restituiva loro gli
interessi.


-Come hai detto che ti chiami?- chiese noncurante dei
suoi amici che –mi accorsi solo in quel momento- sembravano boccheggiare. Uno
di loro, ci stava insultando, potevo
leggere sulle sue labbra ogni insulto.


-Non l’ho detto- risposi secca. Feci un cenno alle altre ragazze
che mi seguirono all’istante. Ci stavamo dirigendo verso il resto della squadra
quando qualcosa afferrò la mia scopa.


-EMBER!- strillò Ale. Cercò di venirmi incontro, ma stavo
tornando indietro. Il panico mi serrò lo stomaco per un secondo, poi cercai di
capire cosa stava succedendo. La stretta rallentò, il respiro rallentò.


Era stato il ragazzo ad afferrarmi e a farmi tornare
indietro.


-Cosa vuoi? – dissi con voce aspra per lo spavento.


-Ti sei dimenticata una cosa- disse facendo un cenno con
la testa per indicare i suoi scagnozzi.


Ale si avvicinò puntandogli contro la bacchetta, era
indecisa su quale incantesimo lanciargli.


-Aspetta!- esclamai voltandomi verso di lei.


Lei mi guardò stupita e un po’ spaventata. –Ember?-


-Non li avete liberati dall’incantesimo- dissi fissandola
negli occhi e inghiottendo saliva, ma la mia bocca era secca.


-Hai dimenticato la bacchetta?-chiese un’aspra Kia alle
mie spalle. – O forse non sai fare un semplice incantesimo?-.


Io tirai fuori la mia dalla tasca e liberai i ragazzi,
tra l’incredulità delle mie compagne di squadra.


Ritornai verso Bree e i gemelli ma Kia non aspettò che
Ale lanciasse un Muffiate per alzare la voce.


-Ma che ti salta in mente?- sibilò arrabbiata.


-Vuoi combinare qualche guaio?- risposi io più arrabbiata
di lei. –Se infrangiamo qualche regola, ci buttano fuori dal Torneo, sono più
che sicura che prenderli a calci nel sedere significa infrangere una dozzina
delle loro regole.- spiegai cercando di mantenere la calma.


-Da quando ti preoccupi delle regole?- chiese lei
scettica.


Prima che le potessi rispondere, Bree cominciò a
rimproverarci.


-Non dovevate assolutamente andare da loro!- ruggì
arrabbiata, zittendoci. –Non abbiamo neanche iniziato a giocare e rischiamo di
farci riconoscere. Non siamo qui solo per giocare, in molti si aspettano di
vederci tornare con un posto nella classifica, altri con il primo posto.
Dovremmo essere fiere e pensare solo a giocare, non ai giochini mentali dei
nostri avversari. Quel cha hanno appena fatto è stato proprio il loro gioco,
innervosirci!- fissò prima me, poi Ale, poi Abby, poi Kia. Ale e Abby non
ressero il suo sguardo, Kia era troppo impegnata a fulminarmi. Io non avevo
problemi a sfidarla.


Continuiamo a giocare- disse rivolgendosi a tutti noi.


Mi avvicinai ai Battitori. –Onor virile, eh?- bofonchiai.


-Te la stavi cavando benissimamente da sola- disse Cole.


-Già, li tenevi in pugno, ma le altre sono volute
intervenire- rispose il suo gemello con un’occhiata di scuse.


L’aria mi spettinava i capelli e mi faceva lacrimare gli
occhi, ma sapevo che lui era rimasto a guardare. Gli altri erano via, ma lui
era rimasto. Sentivo il suo sguardo addosso, mi seguiva, non mi lasciava, era
un gatto che seguiva la sua preda da lontano prima di spiccare un balzo a
sorpresa. Non riuscivo a cercare il boccino, cercavo lui. Rischiai di
scontrarmi con gli altri una o due volte, poi caddi dalla scopa.


Non era un volo molto alto, solo un paio di metri, ma abbastanza
da mozzarmi il respiro. La prima ad arrivare fu Bree.


-Siamo una squadra, non dimenticartene- disse puntando la
bacchetta contro il mio braccio rotto. Peccato non esistesse un incantesimo che
servisse a riparare l’orgoglio.





*




-Sei sola?- disse la voce dolce.


Mi voltai verso di lui, sorridente. Lui cercò le mie
labbra, altrettanto feci io con le sue. Quando fu sazio, si allontanò da me,
permettendomi di respirare.


-Mi spiace che le tue amiche siano così… ingenue. Il
gioco potrebbe diventare davvero interessante.- commentò sovrappensiero.


Ridacchiai come una stupida. –Troppa onestà- concordai.
Forse Kia avrebbe fatto qualcosa, d’altronde fino all’anno prima era stata nei
guai fino al collo con il contrabbando, Merlino continuava a giurarlo, solo che
la ragazza era troppo scaltra e nessuno a parte lui lo diceva.


-Il gioco alla fine sarà tra me e te- dissi io
sorridendo, giocando con i suoi capelli neri.


-Sempre che tu riesca a rimanere in sella alla scopa-
aveva sorriso lui, baciandomi di nuovo. Mi sentii irrequieta mentre mi mordeva
il labbro.











Non riuscivo a capire come aveva fatto a stregarmi,
avevamo litigato tantissimo dopo il nostro primo incontro, non potevamo vederci
nei corridoi senza che volassero male parole o incantesimi, tanto che sia la
mia squadra sia la sua avevano rischiato l’ammonizione.


-Ember, Jean, siete ragazzi- aveva detto l’organizzatore
del torneo, monsieur Charme. –Si aspettano da voi il miglior comportamento
possibile, la competizione è alta, ma l’importante è… -


-Partecipare, non vincere- dissi io a denti stretti.


-Esattamente- annuì fiero l’uomo francese. Sin dal
principio mi era sembrata una persona molto discutibile. Continuava a ripetere
che dovevamo essere quieti, trattarci come bambini, come se quello fosse un
gioco da infanti. Illuso! Quello era un torneo tra ragazzi che volevano fosse
all’ultimo sangue ed io sapevo di chi volevo il sangue.


-Siete invitati a pulire gli spogliatoi- aveva decretato
alla fine.


-Parole di Ember
che l’autrice non ha voluto mettere in giro
- dissi scandalizzata.


-Moderi il linguaggio signorina Wolf- Monsieur Charme era
tornato formale. –Ovviamente i bagni sono compresi-


Stavo ancora maledicendo quel damerino quando Jean venne
a prendermi in giro.


-Guardate la gran cercatrice, si da delle arie anche
mentre pulisce i cessi- aveva commentato beffardo. Io non l’avevo degnato di
uno sguardo, poi, quando gli insulti si erano fatti più pesanti, avevo tirato
contro di lui la prima cosa che mi era capitata in mano.


-Mancato- commentò lui come se stesse parlando delle sue
scarpe. –Menomale che non sei né una Battitrice che una Cacciatrice, saresti
stata buttata fuori dalla tua squadra da un pezzo… mancato di nuovo!- disse
avvicinandosi di più. Non potevo certo dirgli che non avevo la bacchetta!
Scattai veloce come un lupo e gli fui addosso, tempestandolo di pugni. –Adesso
ti ho preso?- chiesi riempendolo di schiaffi. All’inizio le prese, poi mi
blocco il polso e… non chiedetemi come, ma un attimo dopo ci stavamo baciando.
Evidentemente avevo messo il cervello in stand by.





*




-I Sudafricani sono terribilmente forti- stava commentando
Kia mentre Ale faceva scorrere un elenco dei nostri prossimi avversari. Bree
aveva il modellino di un campo da Quidditch e stava provando alcune tecniche e
alcuni passaggi con i pupazzetti all’interno.


-Mmm… Tutto bene?- chiesi noncurante.


Kia mi lanciò un’occhiata assassina e prese Belzebù in
braccio. Il gatto soffiava isterico come sempre, ma non le detti retta.


-Ciao Ember!- esclamò contenta Ale, come se niente fosse.
–Sai che i nigeriani hanno sconfitto i peruviani? Hanno un margine di cento punti
sopra di noi, sono i nostri prossimi avversari. Se riusciamo a vincere contro i
tedeschi con un vantaggio di centocinquanta punti, però i nostri avversari
saranno gli italiani. Stanno scalando la classifica!- disse contenta come una
bambina.


-Ah… bene… quando è l’incontro?- chiesi sempre come se
niente fosse.


-Domani sera- ringhiò Bree contro di me. I suoi occhi blu
mi fulminarono in pieno. –Abbiamo pochi giorni per allenarci per le partite e
la mia Cercatrice va a zonzo con il suo amichetto. Potevamo battere gli
italiani e vincere senza sforzo e invece…- lasciò stare completamente il suo
modellino, si alzò in piedi a fronteggiarmi. Era poco più alta di me, notai con
un certo fastidio. –Siamo una squadra, te l’ho già detto. Non puoi andartene
con il tuo amichetto. Siamo qui anche per vincere, ricordatelo.-


-Ehm… volete per caso prendervi a pugni? – Chiese una voce alle mie spalle,
mi voltai e vidi Abby.


-Ale? Vuoi un fazzoletto?- chiese preoccupata.


-Non ne ho bisogno- disse brusca la ragazza. Lentamente
si strofinò la mano sulla guancia e mi lanciò un’occhiata perplessa. Era nuova
e ci conosceva da poco, non poteva sapere quanto bene ci volevamo … né quanto
fossero tremendi i miei litigi con Bree.


-Non mi interessa come sistemerai le cose con Laine, adesso
voglio che tu mi indichi una soluzione per la prossima partita.- Povera me, era
davvero inferocita! Non c’era traccia di timidezza. –I nostri avversari sono i
tedeschi?- chiesi cominciando con un tono calmo, come se stessi pensando, in
realtà io e Jean avevamo pensato a tutto.


-Tengono molto alla disciplina- cominciai con quel luogo
comune e Bree sembrò volermi incenerire ancora di più. –Ma è proprio quello il
loro punto debole, quando procedono sul campo sembrano una fila di soldatini,
spezza la fila e li manderai allo sbaraglio-


-Ottima idea,- commentò Abby, -ma come faremo a “spezzare
le fila?- il suo tono era pesantemente sarcastico. Fantastico, bastava un po’
di assenteismo per far dubitare di me? In fondo, se tutto fosse filato liscio,
saremmo andate in finale. Forse non era abbastanza per alcuni,ma tornare dalla
finale, vincitori o perdenti che fosse, ci faceva tenere la testa altissima.


-Gli mandiamo contro i Bolidi, un Cacciatore fa da esca e
gli altri prendono la palla, anche se si accorgono del trucco, tu, Abby e Kia potete tranquillamente fare quei
passaggi che mandano in tilt gli spagnoli.- Feci un cenno con il braccio, come
per liquidare la questione.


-Può andare- disse Bree lentamente, non perdendomi di
vista per un attimo, il suo sguardo pronto a fulminare il mio.


-Non basta solo questo per vincere- continuò.


-Ci basterà- Prima che potesse continuare la sua
ramanzina, me ne andai, lasciandole con un palmo di naso.


Stavo salendo le scale, quando mi sorprese. –Sbaglio o ti si è aggiunta un po’
di puzza sotto il naso?-


Mi voltai e vidi Kia nella penombra del sottoscala. I
suoi occhi verdi scintillavano nel buio,
assieme a quelli del suo gatto. Belzebù saltellò soffiando verso di me, sembrò
volermi fare le fusa, poi schizzò di nuovo verso la padrona.


-Serpe, non sai mai tenere a freno la lingua, vero?-
chiesi sprezzante. Kia rimase in silenzio per un secondo, poi anche la sua voce
si fece tagliente.


-Io almeno non sono immischiata nella corruzione di un
torneo- la sua voce era un sussurro, ma sembrò
l’avesse urlato.


-Come lo sai?- chiesi avvicinandomi velocemente, ma
Belzebù mi costrinse a fare passi indietro.


-Non importa- disse lei. – In ogni modo.. è scorretto,
sia lui, sia quello che stai facendo. Non ti puoi fidare-


-Proprio tu mi dici che cosa è corretto e cosa non lo è!-
dissi caustica. -Solo l’anno scorso commerciavi illegalmente!- Ah ah, adesso
volevo sentire proprio quello che aveva da dirmi.


-Quest’anno no.- disse titubante, sorpresa che fossi a
conoscenza del suo segreto. Solo lei non
sapeva di cosa diceva in giro Merlino?


-Non dirò niente, ma se ti scoprono sono fatti tuoi-
disse prima di Disilludersi e sparire. Rimasi sorpresa, ma non sapevo se
fidarmi. Quella notte dormii con la bacchetta sotto il cuscino.








*


-Madamoiselle Wolf vola davvero bene oggi- commentava il
cronista mentre volavo sopra la tribuna d’onore. Vidi qualche flash, ma non mi
preoccupai molto dei fotografi. Il cercatore tedesco pensava avessi visto il
Boccino e mi stava incollato, ancora un po’ e me lo sarei trovato in sella alla
scopa!


-Wallen, stammi lontano!- sbraitai prima di scendere in
picchiata a vite. Mi seguì, ma al momento di risalire la sua scopa strisciò
contrò il terreno ghiaioso. Di sicuro aveva riportato dei danni, ma anche se si
fosse ferito, lui non si lamentò ne io mi voltai.


-Le cacciatrici inglesi sono spietate oggi!- disse il
cronista e io mi voltai, lieta che Bree avesse seguito il mio consiglio. Lei,
Abby e Kia si passavano continuamente la palla, ogni tanto Kia faceva una finta
e i tedeschi pensavano che la Pluffa ce l’avesse lei, la inseguivano e Bree
segnava mentre loro erano da tutt’altra parte del campo.


Bree però aveva ragione: non bastava solo questa tecnica,
tedeschi l’avevano capito, anche se dovevano pensare ai Bolidi che i Gemelli li
spedivano contro. I Battitori avversari si impossessarono dei Bolidi e li
mandarono contro Kia ed Abby, Kia si
scansò ruotando di 360 gradi sulla scopa, ma Abby… uno schiocco secco
risuonò fin dove ero io. Il Portiere
avversario rabbrividì al quel suono, ma non vide la Pluffa passargli sotto il
naso e segnare.


-La Cacciatrice inglese, incurante delle condizioni della
sua compagna, segna un punto a favore dell’Inghilterra. Si potrebbe dire che la
ragazza l’abbia fatto apposta, ottimo gioco di squadra!- il sarcasmo si poteva
tagliare con il coltello, tanto era denso. Kia non si era fermata a guardare le
condizioni di Abby, ma aveva proseguito per la sua strada, dritta fino alla
porta.


-Scusa Abby, ma era un’occasione…- la sentii scusarsi con
la compagna mentre atterravo vicino a loro.


-Certo Kia, è più importante la partita- Abby aveva
provato a scherzare come suo solito, ma la voce non le era uscita né allegra né
giocosa come al solito, sembrava un uccellino in punto di morte.


-Enfants, lassez-moi voir lui- disse una voce cavernosa e
un’imponente donna di colore avanzò verso di noi. Aveva uno di quei
coloratissimi vestiti a motivi incomprensibili, le fasciavano tutto il busto
imponente per poi esplodere in una gonna dai colori sgargianti. Aveva un
faccione gigantesco, appena uscito da uno di quei quadri strani spagnoli. La
carnagione era nera, come un biscotto lasciato a cuocere troppo in forno, con
il bianco degli occhi che spiccava come due diamanti su un panno di velluto. I
capelli dovevano essere neri come le sopracciglia, ma a nasconderli c’era uno
straccio, colorato anch’esso, sistemato a mo di turbante. Aveva l’espressione
più buona che avessi mai visto su una
persona, buona, non stupida.


-Suvvia, si è solo rotta tre ossa, cosa volete che sia?
Roba da niente, n’est pas?- Rivolse a Abby un gran sorriso, ma lei non le
rispose neanche, impegnata a evitare di urlare. La sconosciuta si rese conto, o
si ricordò solo allora, che un osso spezzato fa un male cane. Subito si
inginocchiò affianco alla cacciatrice, facendo ballare paurosamente il suo
copricapo.


-Deve essere sostituita?- sussurrò Ale spaventata.


-Pivella, credo che Madame qui presente sappia aggiustare
le ossa in quattro secondi- disse Bree affondando le unghie nel braccio di
Cole, tanto da strappargli un gemito. Alla faccia della calma.


-Oh, mia cara, anche di più- disse gentile la donna senza
distogliere lo sguardo dalla gamba di Abby. Tutti noi eravamo ipnotizzati da
quello che avevamo davanti agli occhi:
Madame-so-curare-tutti-ma-non-so-presentarmi aveva tirato fuori dal nulla un
bastone nodoso e lo stava agitando davanti a se, appoggiandolo momentaneamente
sul punto dove l’osso era spezzato, per poi staccarlo, agitarlo e poi toccare
di nuovo la gamba . Abby sudava copiosamente, per il dolore e per il tentativo
di non urlare, ma ad un colpo secco della donna non resistette e lanciò un
urlo.


-Visto?- disse lei esultante. –è passato-


-Cosa diavolo…- sussurrai avvicina domi di più. La gamba
di Abby era di nuovo in forma, il lividaccio che prima si stava formando ora
era sparito.


-Formidable- disse Kia sarcastica. –Magia africana?-


-Può darsi- disse la donna riemergendo dall’imponente
vestito. –Prego cara, non c’è di che- disse ad Abby, e se ne andò, lasciandoci così, mentre si
lisciava le pieghe della gonna, togliendo la polvere. La terza Cacciatrice
aveva mormorato un grazie, ma non sapevamo se LEI aveva sentito.


-In sella!- gridò l’arbitro – si gioca di nuovo, rigore
per Corvonero!- strillò dagli spalti.


Fu Bree a segnare, dandomi motivo di gioire. Trenta punti
e avrei potuto prendere il Boccino! Guardai tra la folla e vidi Jean che
mi sorrideva raggiante, era il momento
in cui i giocatori tedeschi corrotti avrebbero dovuto cominciare a giocare
malissimo.


-Harman tira la Pluffa a Tanner, ottimo passaggio, Tanner
va, ma… la Pluffa ce l’ha Parker! Tutti i giocatori avevano intuito che Tanner
non aveva preso niente e adesso seguono Parker!- Lo speaker era di parte, si
notava lontano un miglio. Quello che mi faceva preoccupare era che la strategia
dei tedeschi era quella concordata, solo che facendo finta di inseguire chi non
aveva la Pluffa, ora inseguivano davvero chi ce l’aveva! O forse no. Di un
disonesto di puoi sempre fidarti perché farà sempre qualcosa di disonesto
(Jack, non ci posso fare niente NdA). Che ci avessero fregati? Povera Abby,
aveva i tre cacciatori alle sue spalle, un Battitore teneva sotto scacco Kia e
Bree mentre l’altro riusciva a fregare i gemelli, giocando con uno dei Bolidi,
facendo finta di direzzarlo contro Abby, colpendolo prima che la raggiungesse
mentre la poverina per lo spavento era
costretta a fare in aria trenta capriole. Sentivo gli insulti di Kia e Ale dall’altra
parte del campo, quando un rumore silenziosimmo mi fece raggelare. Era il
battito d’ali del Boccino. Abbassai lo sguardo e vidi Wallen, il cacciatore tedesco
scendere in picchiata per prendere il boccino. Quello svolazzava intorno a uno
dei pali dei Tedeschi. Faceva dei quadrati, poi dei pentagoni… Allora mi
ricordai cosa facevano i boccini in quelle occasioni, me l’aveva spiegato Jean
secoli prima. Provai eccitazione nel capire che avevo tutto il tempo per far
segnare Abby.


Colma di adrenalina salii di dieci metri dopodiché scesi
in picchiata verso le tre porte tedesche, descrivendo una rotazione a vite,
veloce… veloce… sempre più veloce…


Avevo lasciato i capelli sciolti, in un primo momento mi
avevano infastidito i ciuffi che mi arrivavano in faccia, ora ero estremamente
sicura che fossero piatti per la velocità che avevo acquistato.


Cominciai a strillare –Hogwarts!!!- perché mi sentissero
arrivare. I tedeschi mi videro arrivare, alzarono la testa un secondo e poi
schizzarono via come topi che hanno appena visto arrivare il gatto. Abby no.
Faceva tanto la figa, ma era una codarda che al primo segnale di pericolo
filava via che era una meraviglia. Al mio urlo aveva irrigidito le spalle ed
aveva aumentato la velocità, avvicinandosi alle porte mentre i tedeschi
erano in fuga.


Superai quell’intoppo quasi senza scont…


SBAM!!!


Mai dire mai, il Bolide con cui il Battitore stava
giocando mi era arrivato addosso. Sentii la spalla sinistra scricchiolare
pericolosamente. Persi il controllo della scopa e l’elegante vite che stavo
descrivendo per aria divenne un insetto a cui le ali erano state appesantite.
Vorticavo ancora più velocemente, il prato, le maglie dei miei compagni e degli
avversari, il pubblico, divennero tutto un ammasso di colori che mano a mano
che i secondi passavano diventava sempre più verde…


-Presa!- una voce familiare mi prese per la vita mentre
la scopa mi scivolava via. Un fruscio sotto di me interruppe la sua caduta.
Avevo gli occhi chiusi? Non mi ricordavo di averli serrati, ma dovevo averlo
fatto. Guardai giù Altri due metri e sarei atterrata sul prato. Un brivido mi corse
lungo la schiena.


-Stai bene?- chiese Bree. Guardai i suoi occhioni blu e
mi resi conto che era davvero preoccupata per me.


-Si- risposi brusca. –Era tutto sotto controllo- aggiunsi
cercando di sistemarmi meglio sulla sua scopa.


-Certo- disse lei lentamente, come se il sarcasmo le
facesse pronunciare una lettera alla volta.


-Si, serviva un po’ di suspence sulle tribune- dissi io scrollando
le spalle. Solo allora mi ricordai del danno del Bolide e mi sfuggì un gemito.
Non osai guardare in faccia Bree ma sentii la sua furia. –Tutto sotto
controllo- ripeté arrabbiata.


-Ehi Ember, la scopa!- disse Kia avvicinandosi a noi
raggiante, Dennis aveva la mia scopa in mano.


-Abby ha segnato!- mi informò entusiasta.


-Chiediamo un intervallo?- chiese Bree cercando l’arbitro
con lo sguardo.


-Non ce n’è bisogno, quando hai preso Ember l’arbitro
aveva già fischiato l’intervallo, cioè la pausa, due secondi dopo che Abby
aveva segnato! È grandioso, adesso basta prendere il Boccino ed è fatta!!-
strillò la ragazza.


-Già, peccato che Ember si sia fatta male, altrimenti
avremmo la vittoria in tasca!- commentò guardandomi dispiaciuto. Quella fu la
goccia che fece traboccare il vaso.


-Avevo tutto sotto controllo, il Boccino era sotto di me,
non c’era bisogno che voi interveniste! Dovevo solo scartare prima di toccare
terra!- sbraitai contro di loro. Per un
pelo non persi l’equilibrio.


Un silenzio imbarazzante scese su noi quattro mentre io
ero ancora infuriata. –L’avete sentita?- disse calma Bree. –Aveva tutto sotto
controllo, ora possiamo riprendere a giocare-


-La spalla?- chiese Dennis mentre Cole si avvicinava a noi.


-Se è tutto sotto controllo non dovrebbe avere problemi,
no? Dennis, ridalle la scopa.-


Bree non mi guardò in faccia, ma aspettò pazientemente
che mi rimettessi in sella. Kia aveva
provato a protestare, ma aveva capito che il capitano non voleva sentir
ragioni. Dennis mi prese quasi in braccio e mi aiutò a sistemarmi nella maniera
più delicata possibile, ma io soffrivo indicibilmente. MI guardò con i suoi
occhioni celesti da bambino con uno sguardo di scusa. Quando fui stabile in
sella mi sussurrò in modo che nessun altro sentisse.


-Non fare mosse avventate, non sono spericolato quanto
te, ma nessun Bolide ti si avvicinerà stavolta-


Lo guardai grata e quasi mi commossi, ma mi ripresi
subito.


-Certo, grazie- dissi brusca.


-Fa male, eh?- e senza aspettare la risposta si
allontanò, la mazza da Battitore in pugno. Si riferiva alla spalla o alla
figuraccia?


Guardai Wallen avvicinarsi trionfante, pensava di essere
già alle prossima partita. Contro i nigeriani o gli italiani? Questo però non l’avrebbe
mai saputo. Al fischio di fine intervallo scattai veloce come una freccia,
mandandolo in confusione. Lo lascia sorpreso e perplesso dal mio sfogo d’ira e
corsi a perlustrare il campo. Volai bassa, in modo da non dovermi fare molto
male se fossi caduta di nuovo. Dennis fu di parola, non mi arrivò nessun
Bolide. E poi lo vidi: piccolo, dorato, velocemente irritante, sembrava una
farfalla sfaccendata e allo stesso tempo velocissima. Accelerai verso di lui,
irritandomi da morire per il dolore. Wam!


Wallen, quel disonesto corrotto mi si avvicinò cercando
di bloccarmi o farmi cadere dalla scopa, alle sue spalle il Battitore che
credeva di essere un giocoliere teneva alla sua mercé un Bolide facendo
preoccupare Denis come non mai.


-Parole che non si
possono ripetere in quanto troppo offensive pure per me che ci vado sempre giù
pesante
-


-Gerto, altrimenti non avrei afferrato il Boccino-


- non ce l’hai ancora in mano- dissi a denti stretti
voltandomi a guardare la mia preda che cominciava a fuggire.


-Dennis, ORA!- urlai vedendo il Bolide avvicinarsi con la
coda dell’occhio.


Accellerai tentando di sfuggire al Bolide, sentendo delle
imprecazioni, ma non capii se erano in tedesco o in inglese. Staccai dalla
scopa il braccio sinistro, tenendomi in sella con le gambe e con l’aiuto del
destro. Con il cuore in gola sperai che il Bolide non mi raggiungesse. Chiusi
le mani attorno al freddo metallo e sorridente mi voltai verso Dennis, ma lo
vidi a terra in una pozza di sangue.


-Dennis!- urlai.





*




-Certo, non si è fatto poi così male- mormorò la signora
di colore. Non si era presentata, ma tutti la chiamavano “Madame”, per cui noi
avevamo seguito l’esempio.


-Certo, si è solo fratturato la testa- commentò Bree
aspra.


-Accidenti, proprio oggi che non se l’era dimenticata a
casa- disse Kia. Ci voltammo a guardarla. –Ehm… avete capito?- chiese nervosa. –La testa…-


-No, non fa ridere- disse Ale cupa.


Madame mi rivolse un gran sorriso. – Menomale che sei
riuscita a tenerlo sveglio fino all’infermeria, altrimenti mi avrebbe
complicato il lavoro- disse finendo di sistemare le bende. Prese delle
cioccolate calde e ce le diede, aggiungendo un po’ di panna in quella di Cole,
che guardava in un preoccupato silenzio il gemello.


-Fammi dare un’occhiata alla tua spalla ragazza- disse
Madame. Fece qualche passo verso di me, ma mi irrigidii.


-Non ti preoccupare- mi disse sorridendo benevola.


-Esatto, Madame è bravissima ad aggiustare gli arti e a
farli funzionare di nuovo- disse Kia
guardando il soffitto.


-Eh?- chiese Abby perplessa.


-La tua gamba- disse sempre rivolta al soffitto, un pochino
più accigliata.


-Ah, si, certo- disse la Cacciatrice affondando nella
poltrona.


L’infermeria sembrava un salottino europeo dell’Ottocento,
ad eccezione dei lettini sparsi qua e là. Un lungo corridoio ospitava armadi e
vari oggetti che separavano un lettino da un altro. Delle finestre con delle
veneziane lasciavano entrare una leggera luce che ci lasciava in penombra.


Madame mi ispezionò la spalla, la tastò incurante dei
miei lamenti. Cole distolse pudicamente lo sguardo quando mi tolsi la maglietta
perché Madame mi sistemasse uno dei suoi innumerevoli pastrocchi. Mi mise sulla
pelle una crema dall’odore forte. All’inizio quell’impasto arancione sembrò non
far effetto, poi cominciò a bollire sulla pelle, dentro e fuori divenne
bollente. Prima che potessi urlare, il
dolore e il calore sparirono così come erano venuti, lasciando me perplessa e
gli altri sbalorditi.





*




Quella note Madame disse che dovevo rimanere sotto osservazione,
nel caso ci fossero altri danni non visti. Nel buio non chiusi occhio, così mi
alzai e passeggiai per il corridoio. I miei occhi si abituarono presto all’oscurità
così cominciai a dare un’occhiata in giro, tra gli scaffali di Madame, tra i
vari souvenir e le cianfrusaglie. Perso l’interesse anche per quelle mi voltai
e vidi la figura di Dennis nel buio. Mi avvicinai timorosa. Aveva il sonno
leggero? Non lo sapevo, non mi ero mai chiesta molto su di lui. Era sempre stato
il membro più rompiscatole della squadra assieme a suo fratello. Mi avvicinai a
lui e gli accarezzai i capelli corti. Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai –Grazie-.


Non mi aveva sentito, di questo ero certa. Glielo avevo
detto ma non poteva ricordarsene.


Non vidi il suo sorriso nel buio né che qualcuno era
venuto a trovarmi e aveva visto la scena.





*




-Miss Wolf, siamo spiacenti, ma le regole sono chiare e
lei le conosce. Non mi lascia altra scelta-






Colpo di scena! Che non vi rivelerò...
Ember non è ancora totalmente cattiva, manca ancora un pò, ma questa è la causa scatenante. Povero Laine, quante ne passerà!!!
Le partite... che dite, sono migliorata? Le ultime parti le ho scritte di fretta, quindi sono molto sintetiche. Ditemiiiii
In ogni caso, io aspetto ancora Moony XD
Vorrei proprio sapere cosa mi direte, sono le 11 e sto sbroccando, buona nanna!!
Kiaretta
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Messaggio Da Benny Wesit96 Mer Mag 30, 2012 11:00 pm

Ma Kia! Potevi mettere altro su 'sta Penelope! sconvolto Ciò non vuol dire sia fatta male la parte, eh; davvero interessante!
In ogni caso, mi piace molto la parte dedicata a Stella, in cui ho ritrovato un suo comportamento nuovo ("-Che ne so…- dissi io arrossendo."); complimenti! ugeek

Be', la parte di Ember è complicatuccia, come la narratrice, d'altronde. ehm
Molto avvincente tutta la storia che ruota attorno ai francesi, tedeschi e compagnia bella! *-* Però, cavoli, Ember sta diventando proprio fetente! sconvolto

Kia, aspetto il seguito, lo sai!
Grazie per la piacevole oretta che mi hai concesso postando questo nuovo capitolo. *-*
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Messaggio Da elly* Gio Mag 31, 2012 8:23 pm

io ... cioè .. non trovo nemmeno le parole! La premessa è questa: ieri sera alle 11 passate la dolce kia ha annunciato in chat di avere scritto un nuovo capitolo della ff, stasera ore 9 e mezzo io ho finito di leggere tutti i capitoli dal lei postati, dopo aver ovviamente letto anche l'altra ff (eccezionale trall'altro *.*) , non so se questo rende l'idea di quanto mi sia piaciuta!!!


cioè kia, sei incredibile, un genio imploro solo solo adorazione per te *_____*

quando sono arrivata all'ultimo capitolo e ho letto la data di ieri è stato uno shock, perché mi son resa conto 1) di quanta roba mi son letta 2) che ora anche io dovrò attendere per leggere il seguito

detto questo ripeto: kia uu
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Messaggio Da ember.rose.violet.wolf Dom Giu 10, 2012 10:18 pm

Shocked oddio mi sento una...una...ehm lasciamo perdere ma ad ogni modo mi piace parecchio... appena mi libero dagli esami ti contatto privatamente per chiederti un paio di cose a riguardo
ember.rose.violet.wolf
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Messaggio Da Kiaretta Sab Giu 23, 2012 4:36 pm

Wow, non avevo visto i commenti di elly e Ember,chiedo perdono per questo .
Ad ogni modo, sappiate che dovete rigraziare Elly se ho scritto il capitolo perché con tutto quello che sta succedendo non mi ricordavo proprio che esisteva la fanfiction. Eh si, sono imperdonabile.
Quindi, in meno di 48 ore ho scritto il capitolo, ma mi sono uscite 5 paginozze di word e ho voluto evitare di arrivare a farne 10. è vero che qui c'è Stella che spezza tutto e non fa pesare niente, ma... meglio non farvi stare troppo attaccati al computer... XD
Quindi dovete aspettare un pò per la scena oscena.
Ember... ti prego contattami. Cercasi Ember Disperatamente.
Elly... beh mia nuova cugina *-* cosa vuoi che ti dica? Mi stupisce sempe che faccia quest'effetto, la dipendenza da doppia F sorprende persino me, non credo di essere brava sino a questo punto, poi mi fate sempre ricredere.Quindi questo capitolo è dedicato a te Very Happy




Metti un Tasso, una Serpe, una Grifona e una Corva e vedi
che succede











“Le idee migliori non vengono dalla ragione,


ma da una lucida, visionaria follia.”


Erasmo da
Rotterdam






Kia





I Giudici del Torneo avevano definito la punizione di
Ember “un modello esemplare di giustizia sportiva”. Io non vedevo affatto
nessuna giustizia, avevano punito lei e lei sola. Per una fortuna che non osavo
immaginare, la squadra non era stata ritenuta colpevole, non ancora.


Sicuramente sapevano che dietro il giro di scommesse
c’era ben altro, altri. Ma qualcuno si era preso la briga di punire anche loro?
Certo che no, avevano un capro espiatorio tra la mani, perché affaticarsi tanto?
Ricordavo benissimo il “processo”. Ember, senza possibilità di difendersi, era
di fronte ai giudici, il direttore del torneo, un giovane dai modi gentili, che
quella volta gentile non era stato, continuando a giocare nervoso con la fede,
una donna dai capelli color rosso tiziano.


Alla fine si erano alzati e se ne erano andati, la donna
dai capelli color tiziano aveva raggiunto il direttore del torneo e se ne erano andati dall’aula di tribunale
sottobraccio, il giovane giudice con sua
moglie, una biondina dall’aria docile.


Quel pomeriggio ero fuggita dalla costruzione in cui
tenevano tutti i giocatori del torneo ed ero andata a Parigi. Fortunatamente Babbanologia comprendeva nel
suo corso “Mimetizzazione tra i Babbani”, tra cui varie gite nelle città
Babbane.


Avevo lasciato perdere le vesti da strega e il mantello,
purtroppo per me tutti i miei vestiti Babbani erano diventati misteriosamente
rosa. Ember, senza alcun dubbio.


Il mio riflesso nel vetro di un bistro mi fece vedere una
specie di ballerina. Che orrore! Avevo comprato qualche dolcetto e mi stavo
aggirando tra le strade quando sentii qualcuno chiamare il mio nome.


-Kia! Kia!-


Mi voltai e vidi Benny e Stella. Dovevo aver assunto una
strana espressione, perché mentre mi raggiungevano scoppiarono a ridere.


-E voi che ci fate qui?- chiesi con la bocca piena di
pasta dolce.


-La lezione di Babbanologia stavolta comprende
“Sopravvivere nelle grandi città”- spiegò Stella con un sorriso sornione.


-No, voglio dire… come mai vi sopportate?- chiesi
perplessa. Menomale che Ale non era voluta venire! Non sopportavo la presenza
di coppie in fase pucci pucci a meno di trenta chilometri di distanza.


-Ehm… convenienza?- disse Benny incerto. Alzai un
sopracciglio scettica.


-Cosa state combinando?- Puntai loro minacciosa il lecca lecca
che avevo comprato.


-Bennyyyyyy! Stellaaaaaaaaaa!- disse una vocetta alle
loro spalle. In men che non si dica Milla ci aveva raggiunto.


-Kia!- strillò allegra la ragazza abbracciandomi. Stella
ne approfittò per prendermi il lecca lecca di mano.


-Che bello vederti!- continuò la Serpeverde tenendomi
stretta. –Ma dove sono le altre?- Mi arrivava a malapena alla spalla, ma riuscì
comunque a far sporgere la testa in cerca dell’amica, Ale.


-Non avete saputo niente?- dissi triste.


-Su cosa?- chiese Benny perplesso mentre Stella addentava
il MIO dolcetto.


-La squadra rischia l’espulsione- dissi sconsolata.
Milla, ancora abbracciata a me, alzò la testa e mi guardò scettica.


-Giocate davvero così male?- il suo sarcasmo si poteva
tagliare con il coltello. –Andiamo, è impossibile!-


-Assolutamente!- Esclamò Stella indignata. –Non sono
stata sconfitta da voi pennute per sapere che vi state facendo buttare fuori!-
Aveva alzato la voce di un’ottava almeno, Milla si era staccata da me e mi
guardava, indecisa se essere severa o condiscendente. Benny… aveva
un’espressione alla Benny.


-Non è come credi…- cominciai a spiegare.


-E allora com’è?- mi interruppe lei.


Mi guardai intorno, in cerca di qualcosa che potesse
essermi d’aiuto. –Andiamo in quella tavola calda-


Una volta dentro impiegammo più tempo a cercare di non
farci riconoscere che a parlare dell’accaduto.


Stella chiese della Burrobirra al barista, questo la
guardò malissimo, pensando che lei gli stesse facendo uno scherzo.


-Madamoiselle, siete proprio spiritosa- aveva commentato
seccato. –Allora, cosa volete veramente?-


-Un thé- aveva detto Benny battendo le mani una sola
volta, palesemente impaziente.


-Whiskey… - disse Stella malinconica.


-E tu ce l’hai l’età per berlo?- chiese sospettoso il
cameriere.


-Certo che ce l’ho! Studio già all’università, cosa
credi?- disse Stella inviperita.


-Ma per favore, sei una tappetta, chi vuoi che ti creda?-
la schernì il cameriere. Sbuffai e con non chalance mi rivolsi al ragazzo.
–Portale ciò che ha chiesto se non vuoi che il tuo capo senta delle lamentele-


-Non credo proprio- disse il ragazzo incrociando le
braccia.


-E allora quel cartello serve a fare arredamento?- chiese
Milla indicando una grossa targa con la scritta “Il cliente ha sempre ragione”.


Il ragazzo finì di prendere le ordinazioni e se ne andò
via sbuffando.


-Sembra che sculetti- commentò acida Stella.


-Un pochino- ammisi con un sorrisino stanco.


-Non pensare di cavartela così!- mi apostrofò Milla
facendo segno con il dito. –Devi spiegarci cosa è successo!-


Stella e Benny mi guardarono torvi.


-Volete il riassunto breve o il riassunto da soap opera?-
chiesi stanca.


-Soap Opera?- Chiese scettica Milla. –Che roba è?-


-Sono delle storie d’amore lunghissime e complicate che
le donne nullafacenti Babbane amano guardare per far passare il tempo e perché
la loro vita privata non contiene eventi degni di nota.- disse Stella tutto
d’un fiato. Tutti noi la guardammo sconcertati.


-Che c’è? Era tra
i compiti che riguardavano la tv- disse lei sulla difensiva.


-No, eravamo solo sorpresi dal tuo sfoggio di cultura-
dissi con un altro sorriso di circostanza.


Benny annuì. –è un evento raro-


Milla sbuffò contrariata dalle nostre chiacchiere. –Non
diamo occasione a Kia di svicolare, forza!-


-E va bene! Hanno scoperto un’organizzazione clandestina
che cercava di programmare le partite corrompendo i giocatori, solo che uno di
questi, un tedesco, si è pentito e ha spifferato tutto. Ember ci è andata di
mezzo ed è stata coinvolta. Non era innocente, ma è stata l’unica ad essere
punita e sospettano che l’intera squadra di Corvonero sia coinvolta!- Mi
interruppi all’arrivo del cameriere.


-Un dolce al cioccolato, per favore- dissi sconsolata.


-Potevi dirlo prima, no?- chiese stizzito il ragazzo.


-Puoi lamentarti di meno?- gli rispose Milla.


Quello si allontanò ancora più offeso.


-Secondo me, mi avvelenerà il dolce- commentai divertita
da quella manifestazione di carattere da parte della Serpeverde.


-Dovresti non esagerare con i dolci, poi ingrassi- disse
Stella addentando il MIO lecca-lecca e procurandosi un’occhiataccia da parte
mia.


Sospirai e tra noi scese il silenzio. Ci scambiammo
occhiate perplesse. Non lo stavamo dicendo a voce alta, ma tutti volevamo
tirare Ember fuori dai guai. Non ero molto sicura di Benny, però.


-Bello il tuo completo- disse Milla per spezzare il
silenzio. Aveva finito il suo Milkshake al cioccolato.


-Si, il rosa deve essere un gentile omaggio di Ember.-


-Sembri una ballerina dell’Operà- aggiunse lei mentre
Benny ridacchiò.


-Approposito, Ale come sta? Non mi ha accennato niente-
disse preoccupato.


-All’inizio l’ha presa male,ci hanno tagliato fuori dal
mondo per costringerci a confessare solo loro sanno cosa- spiegai.


Benny sbiancò.


-Non preoccuparti, sta benone, il peggio è passato,
probabilmente c’è una lettera ad Hogwarts che ti aspetta-


-Forse, ma vorrei vederla, è… importante.-


Il tono con cui lo disse mi fece alzare sospettosa il
sopracciglio, ma non feci domande. Mi bastavano i dubbi d’amore di Ale che mi
confidava 24 ore su 24, non potevo sentire anche
quelle del suo ragazzo.


Il cameriere mi portò il dolce e anche il conto, lo finii
e presi una banconota da 50 euro che poggiai sul tavolo.


-Cosa stai facendo?- chiese Milla.


-Lascio i soldi per pagare- commentai tranquilla.


-Vuoi pagare anche per noi? Guarda che possiamo
tranquillamente pagare e non rimanere poveri- disse leggermente presuntuosa.


Guardai seccata Stella. –Hai avuto una pessima influenza
su di lei-


Lei rispose con un’alzata di spalle.


-Lo so Serpuzza, ma voi siete miei ospiti e quindi pago
io-


-No, io- disse la ragazza ostinata.


Il cameriere di prima si avvicinò contento di avere una
scusa per poterci cacciare.


-Potete evitare di fare baccano?Questo non è uno di quei
volgari pub, qui non si fa … caos- Prima che Stella o Milla gli rispondessero
per le rime, gli lasciai la banconota e le presi sottobraccio per trascinarle
fuori, seguita da Benny .


-No, lasciami!- Si lamentò Milla.


-Più tardi forse- dissi tranquilla guardando le vetrine
dei negozi: una libreria, un outlet, un negozio per ballerine…


Fu un attimo… nella vetrina riconobbi il giovane giudice…
e la donna avvinghiata a lui non aveva i capelli biondi, ma rosso tiziano…


Mi bloccai di botto e lasciai andare Stella e Milla,
Benny mi arrivò addosso.


-Ehi, Kia, attenta!-esclamò risentito.


-Ma che ti passa per la testa?- borbottò Milla.


Io e Stella ci scambiammo un’occhiata complice. Aveva
capito tutto, benedetta ragazza!


-Agli ordini- mormorò lei con un ghigno.


-Ma cosa… ?- mormorò Milla. Io e Stella eravamo già
entrate nel negozio. I due piccioncini si erano fatti prendere dalla passione,
cercando di non farsi vedere dalla padrona del negozio.


-Madame!- dissi in perfetto francese, richiamando
l’attenzione della signora. –Sono una ballerina dell’Opera, ho bisogno di una
mano per rinnovare tutto il mio guardaroba-


Alla parola “Opera” la donna si era illuminata come un
abete il giorno di Natale e mi aveva seguito per tutto il negozio. Milla e Benny ci osservavano dalla
vetrina preoccupati. Stella faceva finta di aggirarsi per il negozio senza
meta, in realtà mi indicava sempre dove andare, cosicche io e la padrona del
negozio inseguivamo i piccioncini che erano costretti a proseguire senza meta
per non farsi beccare a scambiarsi saliva.


-Non credo di averla vista di recente all’Opera- disse la
donna. Era bassa e cicciottella e mi stava dietro con fatica.


-Ho dovuto fare più fisioterapia che altro quest’anno-
risposi vaga.


Alla fine si diressero verso la porta e feci cenno a
Stella di seguirli, facendolo passare per un modo di sistemarmi i capelli con
molta superbia. –Qui non c’è il mio numero di scarpe, può guardare in
magazzino?-


E mentre lei andava nel retro, io me ne uscii.


Benny e Milla avevano bloccato i piccioncini, in un
momento in cui le loro sinapsi avevano funzionato. Stella li minacciava con la
bacchetta.


-Chi sono?- chiese Milla.


-Sono Monsieur Lingualunga e Madame Bavadolce, due
giudici del torneo- dissi sorridendo. –Andiamo a fare una passeggiata-


-In realtà.. noi avremmo un appuntamento..- disse la
donna imbarazzata.


-Traquilli, lo sappiamo che avete un appuntamento con
noi, non c’è bisogno di ricordarcelo- dissi sarcastica.


Ora che anche gli altri avevano capito cosa volevo fare,
tutta la comitiva si allontanò.


-Suvvia, sorridete, non c’è bisogno di fare quelle facce-
disse Stella che aveva fregato loro le bacchette.


-Ancora non sappiamo se dire tutto ai vostri rispettivi
coniugi- dissi perfidamente.


Arrivammo davanti la Torre Eifel.


-Insomma cosa volete in cambio del nostro silenzio?-
sbottò la donna irritata.


-Trovare un accordo riguardo la sentenza dei giudici sul
caso di corruzione del Torneo.- disse Stella.


L’uomo mi fisso un secondo, poi finalmente mi riconobbe.


-Sei nella squadra di Ember Wolf?- chiese sospettoso.


-Esattamente- risposi brusca. –E la prima sentenza non mi
è piaciuta granché, come non mi è piaciuto il fatto che ci avete tenuto
rinchiusi per giorni senza motivo!- Milla mi lanciò un’occhiataccia, la mia
voce era salita di un tono e qualche passante si era girato ad osservarci.


-Come la mettiamo?- disse la donna.


Sorrisi senza allegria, mostrando i denti. –I giudici
sono tre, voi siete due di quei tre. Vi propongo un’alternativa: o non riducete
la pena di Ember ma condannate i suoi complici, o non condannate i suoi
complici ma riducete comunque la sua pena. E la squadra di Corvonero,ne rimane
fuori, vittima di tutta questa grande macchinazione di cui non sapeva assolutamente niente- avevo usato un
tono talmente dolce e soave che mi sembrava di essere tornata all’anno prima,
quando minacciavo Merlino ogni volta che finiva nei guai.


-Mi sembra un po’ troppo- disse l’uomo, vistosamente
irritato.


Stella giocava con le loro bacchette come se fossero
state quelle di una batteria. Li guardò con il mio stesso sorriso. –E chi ha
detto che potete contrattare?-


Annui senza distogliere lo sguardo dai due ostaggi.
–Prendere o lasciare.-


-E se..- cominciò la donna, ma la interruppi. –Questi
sono problemi vostri-


-In ogni caso, chi volete che vi crederà?- disse il
giovane giudice. –è la vostra parola contro la nostra-


-E voi credete che noi avremmo fatto questa piacevole
chiacchierata con voi senza avere prima la certezza di potervi incastrare?
Quando ingenuità!- dissi dolcemente sarcastica, guardando Benny e Milla,
tentati di andare a prendere dei pop corn per gustarsi meglio la scena. –E dire
che siamo noi i più giovani!- sospirai.


-Voi fate come vi abbiamo detto e avete la mia parola che
la faccenda si concluderà qui- tornai seria.





Stella





Sebbene io e Kia ci detestassimo cordialmente in quel
periodo (mi aveva battuto a Quidditch, eh!), minacciare quei due era stato
leggermente adrenalinico e terribilmente divertente.


Si vedeva lontano un miglio che i piccioncini tonnati non
volevano accettare le condizioni di Kia, ma dovettero comunque ingoiare il
rospo.


Mentre passeggiavamo per gli Champs Elysées, mi voltai
raggiante verso di lei.


-Come sapevi che quei due… ?- mi interruppe.


-Non lo sapevo, li ho visti nella vetrina e ho fatto
velocemente due più due- disse arrossendo un po’. Ohi ohi.


-Quindi stavi mentendo?- dissi con voce strozzata.


-Ti rendi conto che non abbiamo niente contro di loro?- disse
Benny arrabbiato. –Non so a che gioco tu voglia giocare, ma questa è una
faccenda seria. Se lo scoprono..-


Kia sorrise. –Sapranno tutto, ma a tempo debito, in ogni
caaso potremmo usare i nostri ricordi come arma- Quella ragazza era terribile,
sfornava piani come niente.


-Naturale, i pensatoi si trovano come niente oggigiorno-
disse caustica Milla.


-No, ne ho uno, basterà dire alle gemelle di inviarmelo
per posta- ribatte Kia.


-Possono sempre cancellarci la memoria- dissi cocciuta. Quel
piano faceva acqua da tutte la parti.


-Ascoltatemi, voi dovete tornare a Hogwarts, ma sapete
quello che è successo. Loro non sanno chi siete e quando lo sapranno voi sarete
al sicuro a scuola, voi e i vostri ricordi, quanto a me… ora cercherò una
fialetta e ci metterò il ricordo, lo nasconderò e sarà al sicuro. Se mi succede
qualcosa… - Kia si fermò un attimo sovrappensiero. –Beh, difficile che mi
succeda qualcosa e la facciano passare sotto silenzio, tutto questo verrebbe a
galla-


Le tirai un pizzicotto. –Ma il filtro tra cervello e
bocca non lo usi mai? Sei peggio di quei film Babbani dell’orrore!- Tutto questo
per Ember? E dire che si detestavano!


-Va bene, ma questo vuol dire che… dobbiamo andarcene
alla svelta- disse Milla serissima.


La strizza cominciò a prendersi gioco di me. In fondo
quei due non li conoscevo, che ne sapevo di quanto potessero essere
vendicativi?


-Come siete arrivati qui?- chiese Kia.


-Con una passaporta, ce n’è una per le sette- rispose
Milla.


-Dove?- chiese la Corvonero.


-Ile de la cité-


-è qui vicino, dovete prendere i Bateau cosi, vi
accompagno.-


Guardai l’ora. –Tonnati sono le sei e mezzo, dobbiamo
correre!- dissi strillando.


Cominciammo a correre davvero, come se avessimo una banda
alle calcagna. Personalmente io correvo come se quei due li avessi alle spalle.
Prendemmo quei traghetti dal nome di bato musci. Lo so che il nome non è
corretto, ma andavo di fretta e non mi importava. Una volta arrivati capii che
forse eravamo nei guai.


-Mancano meno di dieci minuti!- disse Milla angosciata.


-Lo so Serpe, non c’è bisogno di tenere il conto a voce
alta- sbottai.


-Non può essere qui la passaporta, attirerebbe l’attenzione-
disse Benny.


-Di sicuro non si trova nei pressi della cattedrale,
Notre Dame attira troppi turisti, probabilmente si tratta di un vicolo.-
ragionò Kia.


-Che bello avere una Corvonero cervellona tra noi-
sorrise Benny.


Finalmente trovammo un vicolo che poteva fare al caso
nostro.


-Meno di tre… al diavolo! Cosa potrebbe essere?- disse
Milla cercando tra la spazzatura nel vicolo.


-Le passaporte sono sempre oggetti di poco conto… ma qui
ce n’è una marea!-mi arrabbiai cercando tra i rifiuti.


-Accidenti, accio passaporta!- in un secondo una
bottiglia rotta sfrecciò verso di me e io la presi per il collo.


-Era davvero così facile? Forza ragazzi, si sta
illuminando!- La luce ci accecò. Sentii uno strappo dietro l’ombelico e l’asfalto
del vicolo sotto i miei piedi scomparve e dopo pochi minuti mi trovai nel parco
della scuola.


Aprii gli occhi.


-Stella? Ehm… non so come dirtelo…- disse Milla
imbarazzatissima.


Sbattei le palpebre e mi abituai alla poca luce che c’era
nel parco. –Oh no, accidenti a quel pennuto tonnato!-





Eh si, si sono dimenticati Benny a Parigi, adesso dovrei proprio arrossire. Assolutamente. Quanto a Ember e Jean... ci sarà il triangolo o non ci sarà?
Ember rinsavirà? Lascerà Jean? Lascerà Laine? O se li terrà entrambi? XD
Ale? Scoprirà il segretuccio di Benny? Come reagirà?
Sono cattiva, lo so.
A tra meno di una settimana!
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Messaggio Da Benny Wesit96 Sab Giu 23, 2012 7:22 pm

Oro colato, davvero! uu
E poi... Mi hanno lasciato a Parigi! Grazie mille! uu
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Messaggio Da elly* Sab Giu 23, 2012 8:01 pm

ahahha ben! xd

io sono commossa dall'avere avuto una dedica! kia! *.*
da oggi l'ho riletto tre volte sto capitolo.. che ce posso fare? a me mi piace! (si a me mi u.u)

e come se non bastasse sono morta dal ridere anche nel "pre" del prox capitolo ("O se li terrà entrambi?" ahahhahahahhahah geniale xd)

kiaretta hai tutta la mia stima! u.u
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Messaggio Da Kiaretta Lun Giu 25, 2012 8:39 pm

Alluraaaaa..... è bello sapere che qualcuno mi segue ancora Cronache della Giratempo - Il cuore di Hogwarts - Pagina 5 3801196445
Con tutti i lettori timidi che ci sono in giro per GW Cronache della Giratempo - Il cuore di Hogwarts - Pagina 5 3801196445
Insomma Benny, in un modo o nell'altro ti ho fatto arrivare a Pargi, solo che quando ti rapirò non dovrai aspettarti mete così lontane ù.ù
Elly, si, te la meriti tutta quella dedica, seenò avvrei pubblicato a dicembre, tra le ire di tante persone. Il pre capitolo non è la sola parte divertente, come mi hai fatto notare in chat, la battuta di Milla al momento di pagare il conto... devo segnalarla tra le mie trovate geniali delle ultime 5 storie, ahaha.
Allora timidoni? Se non trovo altri commenti, (anche un semplice "che schifo", ma una tesi su quanto sono brava a scrivere non farà male alla mia modestia XD), venerdì io non pubblico!!
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Messaggio Da Lella Black Lun Giu 25, 2012 9:17 pm

va bene, se è quello che vuoi, fa schifo!
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Messaggio Da Benny Wesit96 Lun Giu 25, 2012 9:20 pm

Come sarebbe a dire che mi rapisci? uu
Kia, di questo non m'avevi parlato, oh! scratch
Susu, commentate, senò si scatena l'ira di Ben! è.é
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Messaggio Da franzfenix Lun Giu 25, 2012 10:05 pm

Ho fatto bene ad investire su di te kia XDXD
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Messaggio Da milla98 Mar Giu 26, 2012 12:29 pm

Kia ma insomma, pensavo non avessi bisogno di commenti...xD
Comunque super extra iper fantastico... veramente molto divertente, ma altrettanto realistico, nuovo, pieno di idee e ora dopo tutti questi complimenti....se non posti saranno guai!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! rabbia
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Messaggio Da maicr Mer Giu 27, 2012 9:06 pm

kiaaa!!! è fantastica!! veramente stupenda!! uu vai avanti così!!

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