Re: Cronache della Giratempo - Il cuore di Hogwarts

[milla98]

Capito!^^
Comunque si già la prima la trovo pesante...quindi figuriamoci la quarta... -.-
Kia siamo tutti con te!!!!!

[Kiaretta]

Grazie ragazze

[Kiaretta]

Buonaseraaaaaaa
Buon anno nuovo, mi scuso per l'assenza
Volevo postare per Natale ma non ce l'ho fatta, sono leggermente improduttuosa ultimamente, per la gioia dei pignoli a momenti mi scordo l'italiano.
Potrei dire qualsiasi cosa per scusarmi, giustificarmi, ma a che pro? Ho dovuto fare un puzzle con la mia vita e mi mancavano pezzi mentre altri nuovi erano appena spuntati da sotto il tappeto, ma questa è un'altra storia. Posso solo dirvi che le cose stanno tornando a posto e questo è per voi.




PS: Moony, a che punto sei con le bozze?


Ps del PS: Organizzatori del potteraduno di Firenze, mi mandate i foglietti con leprove? In particolare quelli coni modi di dire, non sto trovando i mieiiii T_T










La fine che non è la fine





Benny





-Stella? Ma…- Guardai perplesso la ragazza. Di fronte a
me c’era una pozza di sangue rappreso, ma a parte questo, non c’erano segni di
una colluttazione, neanche su Stella.


-Pocker di re- annunciò fiera Penelope scoprendo le sue
carte. Le due si erano improvvisate su un tavolino di roccia nera, spuntato
chissà da dove, a giudicare dall’espressione di Milla, prima non doveva essere
lì.


Lo spettro fluttuava nell’aria di fronte a Stella mentre
quest’ultima era comodamente seduta su un grosso puff nero con striature verdi,
perfettamente coordinato con l’ambiente circostante: polveroso e pieno di
rocce!!


-Stellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!- strillò Milla correndo incontro all’amica, in
lacrime.


Stella reagì in
maniera un pò diversa dal solito. Certo, si lasciò abbracciare ma
all'iniziò si irrigidì, come se non fosse abituata a quel genere di contatto.
Appena rilassò le spalle sorrisi leggermente, non saprei dirlo, ma quella scena
mi ispirava un che di tenerezza Alle mie spalle, gli altri mormoravano.assoluta.



-Su su, non mi sbirciare le carte!- disse la ragazza con
un tono di voce basso. Subito dopo si ricompose.


-Andiamo Penny, non puoi non aver barato!- disse
sorridendo .


Il fantasma fece qualcosa di simile ad un sorriso e
guardò la ragazza.-Io non baro, assssolutamente no!-


-Bene, neanch’io- disse Stella scoprendo un poker di
assi. –Direi che vale molto di più- sentenziò la ragazza.


Ci guardammo sbigottiti senza sapere cosa rispondere.
Lanciai un’occhiata furtiva a “Penny”, immobile come noi.


-Dimmi- disse calmo lo spettro con la sua voce di vetro.
–Perché ora dovrei accettare?-


-Perché ho vinto, il tutto senza dovermi giocare le
mutande- sentenziò la Grifondoro.


Lo spettro sbuffò. –HO dato la mia parola d’onore, che io
sia dannata, così sia-


Bree guardò
confusa Stella. –Ma che è successo?-


-Ho giocato per una visitina al cuore di Hogwarts- ghignò
la Black.





Icon





Passai un braccio sulle spalle di Vicky, pensieroso. Mi fidavo di Stella ma non dello spettro,
eppure eccomi lì, nel cuore della notte a seguirla per vedere questo
fantomatico cuore. A giudicare dalla reazione di Milla nei confronti di
Penelope, lo spettro non doveva essere stato molto ospitale nei suoi confronti
durante il loro primo incontro. Lo sguardo mi scivolò distratto su Stella,
davanti a Milla, con il passo molto più sicuro dell’amica. Sperai davvero che
sapesse cosa stava facendo.


-Amore?- chiese Vicky. Mi voltai verso di lei, cercando
di rassicurarla con lo sguardo. –Dimmi-


Lanciò uno sguardo davanti a noi, sospettosa. –E se fosse
una trappola?- Strinsi di più la stretta sulle sue spalle, sperando che non
fosse così, rispondendole che ero sicuro che non era così.





Moony





Pensai a Squall e sospirai. L’avrei voluto al mio fianco,
lì. La mia pietra bruciava ancora, molto meno di prima ma Stella ci aveva
spiegato che dopo aver attivato il meccanismo di emergenza che univa le pietre
queste non cessavano di brillare per via di Penelope, non delle sue
intenzioni, quanto perché QUEL tipo di
spettro era molto pericoloso. Così ci eravamo messi in marcia, Ale e Penny in
testa che avevano mooolto da dirsi. Che cosa strana, pensai. Non essere nati da
due genitori ma da uno solo per via di una magia.-Ecco, siamo arrivati- Il
professor Black alzò la bacchetta impercettibilmente, pronto all’azione.





Ale





Penelope mi guardò con i suoi occhi di ghiaccio. Era il
primo spettro che avevo visto nella mia vita e mi inquietava, poi pensavo
all’incantesimo e mi inquietavo ancora di più.


-Adesso devi decidere: vuoi conoscere la chiave del
potere, farvi accedere altri… o vuoi tenerla solo per te?-


Il suo aspetto di tornado fatto di ghiaccio mi avvolse
leggermente, come in una morsa fredda mentre lei mi analizzava.


-Alcune cose non sono fatte per tutti, ma io mi fido di
loro- dissi mantenendo lo sguardo nel suo.


Penelope sbatté una volta gli occhi ed alzò un lungo
dito,poi calò il suo braccio, il suo dito, il suo artiglio su di me.


-NO!-





Mamma Fata





Nessuno fece in tempo a fermare Penelope.


Menomale.


All’inizio pensammo che volesse ucciderla perché la
risposta era sbagliata,in realtà le stava semplicemente aprendo la porta…


…per dove?


…per il Cuore.





Bree





Avevamo fatto tutti un passo in avanti, messo mano alle
bacchette ed eravamo pronti a colpire. Stavo quasi per lanciare la mai ametista
contro Penelope. Lei si limitò ad alzare un sopracciglio e ad allargare
l’entrata.


Ci guardammo un po’ imbarazzati, chi ancora sospettoso.





Benny





Entrammo in qualcosa che non potrete mai vedere né
immaginare. Appena entrati mi sembrò di essere uscito fuori dal mondo,che si
trattasse dello spazio o di un mondo alla rovescia non ne ho la più pallida
idea. Prendete un arcobaleno, fatelo diventare qualcosa di liquido, mettete il
tutto in una cascata frizzantina e poi portatela fuori dallo spazio, nel buio
più assoluto, senza riuscire a vedere neanche una stella. Poi capovolgete
tutto, con l’acqua che risale verso l’alto in un’enorme colonna di colore. Ecco
quel che vidi io.


-è stupefacente- disse Vicky guardandosi attorno.


Ma perché non guardava la luce, il colore? Perché perdeva
tempo a guardare il buio quando la luce era davanti a lei?


Appena questi pensieri mi si formularono in testa tutti
gli altri sparirono dalla mia vista, lasciandomi da solo.


-Ragazzi!!!- cominciai a disperarmi.


Penelope apparve di fronte a me. -La prova di fronte al
Cuore è personale, ognuno di voi dovrà avanzare da solo nella sua visione
personale di ciò che è il Cuore, sarà il vostro più grande amico e il vostro
più grande tentatore.-


Chiusi gli occhi. E mi venne il lampo di genio.


Cominciai a camminare verso la fonte, tirando fuori lo
smeraldo e la runa. Nella sinistra il primo, nella destra la seconda. Le
strinsi mentre mi avvicinavo, sperando che le mia idea fosse giusta, sentendo
il cuore battere sotto il petto, quasi volesse uscire per accertarsi di persona
che tutto stava andando per il verso giusto. Entrai e fui avvolto da energia
pura. Era molto più che acqua, molto più che energia. Era come svegliarsi da un
lungo sonno e sentirsi pronti per la battaglia, come dissetarsi quando non ci
si stava accorgendo della propria disidratazione.


Aprii gli occhi e
vidi la sala per come era davvero: Un enorme cuore, visto dall’interno,
con al centro, dove sarebbero dovute esserci le pareti e il ventricolo, un
enorme fiore, non ancora schiuso, che pulsava di luce.


Penelope si rivolse ad Ale. -Sta a te decidere se devi
attivarla con il tuo sangue. I tuoi amici hanno attinto forza da esso, ma
diminuirà col tempo, tu devi decidere se far si che il loro potere diventi
sempre più forte col tempo- (N.d.A.: Avete presente le radiazioni? Immaginatevi
un effetto permanente che diventa sempre più grande). Ale fece un passo verso
lo spettro, questo si abbassò, in modo che si trovassero faccia a faccia.


Sbattei le palpebre, confuso, non riuscivo a capire cosa
si dicevano.


Ale allungò la mano, come a voler accarezzarlo spettro,
Penelope inclinò leggermente la testa e nello stupore generale (ehi, ma vi
siete resi conto che è un tipo… gelido? Agghiacciante? ) questa ricambiò il
gesto, avvolta sempre più da una luce colorata, anche se sbattendo le palpebre
mi sembrava di vedere una persona in carne ed ossa avvolta dalla luce.





Franz





Appena fui in grado di vedere, mi resi conto che Penelope
era scomparsa. Mi guardai attorno, ma di lei non c’erano tracce.


-Ale? Dov’è lo spettro?- chiesi alla mia allieva, ma da
questa non ricevetti risposte. Si guardò le punte delle scarpe, improvvisamente
imbarazzata.


Stella e Milla corsero al suo fianco. –Ehi, sveglia, non
ti addormentare!- disse Stella schioccandole le dita davanti al viso. Ale
strofinò lentamente la manica della vestaglia blu sul viso*¹ .


-è tutto a posto ragazzi, Penelope ha finito il suo
compito.-


-Il che vuol dire …?- chiese Milla non riuscendo a
trattenere la curiosità, ma allo stesso tempo cercando di contenersi per non
urtare l’amica. Stella non era dello stesso avviso.


-Avanti spara, prima Penny mi ha fatto un terzo grado
sulla sua linea di sangue… una barba da vecchio lupo di mare … ma tra i vari
cognomi che ha citato c’era il tuo e hai detto che il tuo secondo nome è
Penelope, un nome di famiglia… 2 più 2 in genere fa quattro, o sbaglio?- chiese
la ragazza elettrizzata.


Benny si avvicinò mettendo un braccio sulle spalle di
Ale, lanciando occhiatacce all’amica. Ale non alzò lo sguardo, ma era
improvvisamente arrossita.


Bree si avvicinò, leggermente seccata. –Uno alla volta,
non cominciate a sommergerla di domanda, vi risponderà…-


-Non so se lo voglio fare- disse Ale alzando lo sguardo
per fissare il suo sguardo negli occhi di Bree. Nel frattempo ci eravamo tutti
avvicinati per non perdere neanche una parola di quella conversazione. Mi
irritai profondamente: ciò che era custodito lì, nelle viscere di Hogwarts era
importante per l’intera comunità dei maghi. Quasi leggendomi nel pensiero
Alexandra continuò. –Mi ha detto cose che riguardano solo me, voi non c’entrate
affatto, né voi né il mondo… solo …io- continuò più lentamente. Capii.
Ovviamente non tutto, ma solo che c’era qualcosa che la riguardava che non
voleva condividere con noi. Ale ci guardò uno ad uno, poi arrivò a me e annuii.


-Grazie- sussurrò accennando un sorrisino. Il mondo
accademico, ossia io, aveva accattato la sua richiesta, ora dovevano farlo i
suoi amici.





Ale





-Non ho idea di come far partire il meccanismo, ma serve
il mio sangue perché voi rimaniate così potenti… se lo desiderate ..e mi
prometterete di non fare niente che non sia un crimine… potremmo restare così
potenti-


-Per sempre?- chiese Kia.


-Finché morte non ci separi- dissi. Rimasi un attimo
stupita da quello che avevo detto, poi scossi la testa. –Ma perché parlo così?-


-Sei pur sempre la ex di Benny, qualche effetto
collaterale a lungo termine ci dovrà pur essere, no?- ridacchiò Milla.


-Meglio questo che altro- commentò acida Moony. Benny,
affianco a me si limitò a sorridere lanciando per aria il suo smeraldo,
guardando con aria da Malandrino il prefetto di Corvonero.


Mi risvegliai improvvisamente, afferrando lo smeraldo al
volo e tirando fuori dalla tasca della vestaglia la runa.


-Datemi immediatamente le pietre e le rune.- dissi eccitata.


Bree si fece avanti, un po’ allarmata.


-Non ti darò la mia, il potere è qualcosa di troppo
pericoloso, più ne hai e più potrebbe ritorcersi contro. Io non lo voglio-


-Ma dai- rispose Benny. –Pensaci un attimo, diventare
potente, più degli altri maghi… soltanto questo potrebbe farti diventare
invincibile! Come potrebbe sconfiggerti un mago meno potente di te?- Benny
sorrideva estasiato, guardandoci fiducioso.


-Con un po’ di astuzia e di fortuna in più- disse Fabio
preoccupato. Si avvicinò all’amico che sembrava più entusiasta del solito e gli
posò una mano sulla spalla, diffidente.


-Forse è meglio essere cauti- consigliò guardando
diffidente il suo migliore amico.


Benny ricambiò lo sguardo di Fabio, profondamente deluso.
–Non capisci? Tutto questo potere… illimitato! Per noi! Cosa c’è che non riesci
a capire? Saremmo, saremo i padroni del mondo!- Ad ogni parola emanava
entusiasmo, davvero quella visione di gloria si presentava davanti ai suoi
occhi.


-Benny, rifletti un attimo- avanzò Icon, guardandolo negli
occhi. Il professor Black mi fece un cenno che compresi al volo, allontanandomi
dal ragazzo e facendo pochi passi indietro alla volta.


-Non sappiamo nemmeno come funziona… come sei sicuro che
otterrai davvero quello che vuoi?- Icon gesticolava lentamente, come se si
stesse interrogando su un problema di Trasfigurazione di cui era vicino alla
soluzione, ma voleva vedere se anche gli altri potessero seguire il suo
pensiero. Infatti era così: il professor Black e Mamma Fata avevano fatto
scivolare la mano alle bacchette e si stavano portando lentamente alle spalle
di Benny, in modo di farlo entrare in una trappola triangolare.


Fissai Icon e notai che anche la sua mano era vicina alla
tasca con la bacchetta, ma aspettava.


Ti prego, pensai, facci uscire da qui, Benny compreso.





Bree





-Calmati Benny… o hai trovato il manuale delle istruzioni
e ti sei dimenticato di dircelo?- chiesi stanca. L’immagine che mi avevano
mostrato gli occhi prima di arrivare lì mi aveva spossata, sentivo persino le
ossa lamentarsi della fatica che piano piano diventava dolore.


Benny non mi rispose neanche.


Vidi Ale dipingersi in volto una maschera di dolore e mi
avvicinai a lei. –Stai bene? È tutto apposto?-


Lei mi guardò come se la cosa le costasse fatica e
annuendo mi sussurrò: -Ti prego, reggimi il gioco-


Prima di poter dire qualcosa Ale (già ricoperta di sudore
freddo) mi svenne tra le braccia e faticai non poco a non farla cadere.


-Ragazzi, aiuto, sta male- dissi preoccupata. E se non
stesse fingendo?


-No, assolutamente, lei stava benissimo poco fa- disse
Benny avvicinandosi preoccupato assieme a Kia. Questa provò a toccargli la
fronte e il polso. –è fredda-





Icon





Non avevo voglia di aggredire Benny, anzi era l’ultima
cosa che avrei voluto. Era mio amico! Qualsiasi cosa avesse non mi piaceva l’effetto
che aveva su di lui. Ero un tipo pacifico, ma quando una bella dose di pugni
era necessaria, non c’erano versi, era necessaria. Quando lo vidi distrarsi
lasciai perdere la bacchetta e gli assestai un colpo deciso in testa.


-Nooooooo!- urlò Ale rialzandosi immediatamente. –Perché lo
hai fatto?-


-Mi è venuta in mente una cosa, cioè che lo dobbiamo portare
via da qui e che…-


-Non mi interessa! Lo hai picchiato senza ragione! Cosa
ti costava farlo ragionare’ potevi …- Ale scatto in piedi, ma io la fermai.


-Potevo cosa? Hai visto anche tu come si stava
comportando. E se avesse avuto una reazione troppo violenta? …Non …-


-TU*² hai avuto una reazione esagerata!-
esclamò Ale troppo ferocemente per il suo solito, ma lasciandomi un’amarezza
che le dava ragione.


-Basta ragazzi, è inutile ragionarci- disse Franz
cercando di dividerci. –Dobbiamo uscire da qui al più presto-


-Non credo proprio- disse una voce alle nostre spalle e
tutti noi ci voltammo a vedere il nostro prossimo guaio.





*¹ Per chi era
presente al Potteraduno di Firenze: una vestaglia tipo la mia, solo un
po’ più lunga, un po’ più larga… un po’ più blu XD


*² Non è il mio solito errore di battuta






Ehm... il resto del capitolo lo posterò tra qualche ora

[Benny Wesit96]

Kia, sono felicissimo che tu abbia postato, ma sono shockato, giuro. o.o
Sei riuscita in pieno a creare il me pazzo: pazzo sì, ma conscio di tutto ciò che può accadere (forse fin troppo)... Ma pur sempre pericoloso! o.o
Sei riuscita a farmi avere paura di me stesso tanto che son reale!
Non so se voglio sapere come va a finire: troppa ansia!
Complimenti per il capitolo!

[Kiaretta]

Kia, sono felicissimo che tu abbia postato, ma sono shockato, giuro. o.o
Sei riuscita in pieno a creare il me pazzo: pazzo sì, ma conscio di tutto ciò che può accadere (forse fin troppo)... Ma pur sempre pericoloso! o.o
Sei riuscita a farmi avere paura di me stesso tanto che son reale!
Non so se voglio sapere come va a finire: troppa ansia!
Complimenti per il capitolo!

Nuooo, tesorino mio, non può essere!!
*La parte razionale la prende a schiaffi per il troppo zucchero*
Non pensavo che ti facesse un effetto del genere, sennò avrei fatto impazzire qualcun altro, però keep calm! non sclerare che c'è ancora qualcosa per te!!

[icon]

Kia, sono sconvolto! O__O'
cioè... tu sei me! io sono davvero pacifico ma il pugno a Ben glielo avrei proprio dato!!! kia sei fenomenale!

[elly*]

Quando mi arriva la mail che c'è un nuovo messaggio in questo topic son sempre molto emozionata, e come al solito non ci deludi mai Kia!!! Puntata decisamente interessante... pero ora sto letteralmente morendo di curiosità!!!!

[milla98]

Quoto elly!!!!
Capitolo fenomenale e ora la mia curiosità è al massimo...

[sevy]

Oddio, Kia!! Straordinario, sconvolgente! MI ha lasciata con un'ansia di sapere...
È come averli di fronte e vedere tutto succedere!!

[hermione99]

Kiaaa è fantastico
Vogliamo il seguitooooo *.*

[Kiaretta]

Carramba!!





Franz





-Ancora tu, eh?- dissi stanco alla Mangiamorte.


-Già, gli altri hanno perso la speranza, ma io sapevo che
ti avrei trovato- disse la donna togliendosi il mantello nero che la impicciava
nei movimenti. Le avevo puntato contro la bacchetta, ma non sarebbe stato uno
scontro ad armi pari.


-Ti prego,- dissi calmo e deciso. –lascia andar via i
ragazzi, loro non c’entrano-


La donna rise, fintamente divertita. –Dunque siamo al
punto in cui tu mi chiedi di lasciar liberi i ragazzi così da potermi
affrontare tranquillamente- fece finta di pensarci un po’. –Falli andar via, se
è questo il tuo problema, a me interessi tu-


Rimasi sorpreso per un attimo, prima che la Mangiamorte
decidesse di cambiare idea.





Icon





Avevamo trascinato via Benny, prendendolo in braccio a
turno, un po’ le ragazze, un po’ noi ragazzi, io in particolare cercavo di
portarlo un po’ più a lungo. Ammettevo
di avere un po’ di sensi di colpa… in fondo ero io ad aver mandato
violentemente tra le braccia di Morfeo!


-Forza! Siamo vicini all’uscita!- esclamò Ale, davanti a
tutti noi.


Uscimmo dalle segrete e finalmente potemmo respirare l’aria
del giorno. Fabio mi aiutò a trasportare Benny fuori dalle “segrete” e a
cercare di farlo riprendere.


-Ma quanto tempo è trascorso?- chiese Bree.


-Dov’è Stella?- chiese una preoccupata Milla,
affacciandosi all’oscurità da cui eravamo appena usciti, chiamando invano il
nome dell’amica.





Stella





Avevo visto un corpo disteso nell’oscurità e questo aveva
deviato i miei piani di fuga. Avrei dovuto avvertire gli altri, ma avrei dovuto
presentare mio fratello Eltanin in divisa da Mangiamorte.


Nell’oscurità, illuminata dalla fioca luce delle nostre
bacchette non fu difficile Disilludersi e avvicinarmi a mio fratello e cercare
di capire se fosse ancora vivo. Vi
chiederete come avessi fatto a capire che mio fratello fosse lì. Non lo so, so
che all’improvviso avevo sentito un brivido sulla schiena che mi aveva portato
a voltare la testa e la luce riflessa sulle pareti di roccia vetrosa*¹ e
da lì lo sguardo era scivolato su quella riflessa sull’argento del suo anello.


E così ero lì e avevo fatto riprendere mio fratello, non dopo aver dato un po’ di
vantaggio ai miei compagni.


-Stella?- aveva biascicato mio fratello socchiudendo gli
occhi alla luce della bacchetta.


-Sono io, come ti senti?- chiesi abbastanza tranquilla.


-Ma che ci fai qui?-


-Potrei chiederti la stessa cosa… ma credo che c’entri
con i tuoi soliti piani da neo-mangiamorte, vero?-


-Non potrei nemmeno parlartene, lo sai-


-Spiritoso- commentai sarcastica.


-Dimostrami che sei veramente tu- disse all’improvviso
con un astio nella voce che non aveva mai usato con me.


-Cosa?- chiesi sorpresa da quella richiesta.


-Dimostrami che sei tu e non qualcun altro che ha preso
il tuo aspetto- disse mio fratello guardandomi dritto negli occhi con uno
sguardo così duro che era niente al tono della voce usato prima.


Sbuffai, un po’ per l’irritazione, un po’ per
sdrammatizzare. –Sei tu che mi hai fatto cominciare a bere il rhum… la prima
bottiglia che mi hai regalato era del Settecento, bottino personale di Jack Sparrow,
non è stata bevuta da lui per pura casualità… ah, era artigianale, distillata a
Tortuga*² -


-Si, sei tu- disse mio fratello, rasserenandosi nel
rendersi conto che ero proprio io, si alzò in piedi.


-Sai orientarti qua sotto?- gli chiesi spiccia, con un’idea
in mente che si agitava nel mio cervellino.


-Si, perché?-


Non gli diedi tempo e me ne andai, lasciandolo solo nel
buio.





Bree





Io e Moony tenevamo stretta Milla, cercando di tenerla ferma, in modo da non
lasciarla scappare, ma anche gli altri cercavano di fare la loro parte,
cercando di trattenere i suoi desideri con le parole.


-Non possiamo lasciarla là sotto!- esclamò a metà tra il
disperato e l’esasperato.


-è buio e nessuno di noi si sa orientare e poi potresti
rimanere per delle ore che in realtà sarebbero chissà quanto tempo, forse
anni!-


-Voi no, ma io si- disse Ale gettandosi nel buio.





Stella





Ale mi trovò subito.


-Cosa vuoi fare?- mi chiese. Non era sospettosa, ma non
si voleva fidare del tutto.


Le raccontai cosa era successo con mio fratello e cosa
volevo fare. –Vuoi aiutarmi?- le chiesi.


-Non c’è bisogno di chiederlo- disse afferrando la mia
mano per guidarmi.





Franz





Chiarita la questione con la Mangiamorte, questa se ne
era andata in cerca dei suoi compagni dell’avventura disperata ed io ero
rimasto dolo ad ammirare quel bocciolo pulsante di vita magica.


No so quanto tempo passò, ma alla fine fui riportato allo
scorrere del tempo da una voce insistente che doveva avermi fatto compagnia da
un pezzo.


-Professore??!!- finalmente la voce (e lo schiaffo) di
Stella Black mi aveva riportato alla realtà.


-è di nuovo tra noi?- Disse Alexandra al suo fianco.


-Si, sono con voi- dissi accennando un sorriso stanco e
rivolgendo di nuovo lo sguardo a quel fiore.


-Dov’è quella donna?- chiese una delle due.


-Se n’è voluta andare- risposi ancora più calmo. –La magia
di questo posto l’ha spaventata troppo.-


-è vero, è spaventosa,- Continuarono –ma adesso dobbiamo
andarcene.-


-Non possiamo- risposi spaventato, guardandole davvero
per la prima volta eper la prima volta da diversi minuti distogliendo gli occhi
da quel centro di potere. –Almeno… io non posso-


-Perché?- chiese allora spaventate le due.


-Io non posso lasciarlo… non posso andarmene dopo averlo
visto, non dopo aver sentito il suo calore e l’’energia, tutto non sarebbe lo
stesso…-


-Professor Black… la pianti- disse la voce di Stella, ma
io continuai. – A meno che…- e Alexandra entrò nel mio campo visivo. –io non
porti con me un pezzo di questo potere- e mi lanciai su di lei.





Stella





Non avevo previsto l’aggressione del professor Black, non
avevo previsto neanche che impazzisse, come e più di Benny, di fronte a quel
potere. L’insegnante si lanciò su Ale e cercò di portarla di fronte al cuore
pulsante di potere urlando –Dammi questo potere!- Io avevo tentato di estrarre
la bacchetta e aiutare Ale, ma non ricordavo nessun incantesimo. Così avevo fatto
l’unica cosa utile che mi era venuta in mente: mi ero lanciata contro il mio
insegnante mordendo, tirando pugni, schiaffi e quant’altro. Ma era pur sempre
un uomo adulto e io soltanto una sedicenne.


Così mi diede uno spintone e un colpo all’addome che mi
tolsero il fiato.


-Voglio questo potere! Questo potere deve essere mio!-
continuava a sbraitare il nostro insegnante e finalmente mi ricordai un
incantesimo.


-Ale … daglielo- dissi cercando il suo sguardo e cercando
di comunicarle le mie istruzioni. Di certo non erano molto chiare, ma qualcosa
capì, socchiudendo gli occhi per farmelo capire. Quanto al professor Black era troppo
… troppo per capire quello che stava per succedere. Ale si morse il dito in
modo che potesse uscirne il sangue mentre io lanciavo uno Schiantantesimo al
professore.


Quello che non avevo previsto è che parte del potere del
Cuore, attivato dal sangue di Ale, intercettasse il mio incantesimo,
moltiplicandolo e moltiplicando il mio potere, ottenendo involontariamente quel
potere bramato da molti.


Uno sciame di lucciole di luce mi investii e io mi sentii
molto meglio.


Ale corse da me.


-Come stai?- chiese preoccupata mentre ero ancora
circondata da quella luce.


-Sicuramente meglio di lui- borbottai ammirando meravigliata
la luce che mi avvolgeva.


-Adesso però dobbiamo andare-.


E fu così. Il buio soffocante che prima ci aveva fatto
tanto paura divenne semplice buio e ombra, senza il terrore, forse lui stesso
spaventato dalla luce che mi avvolgeva e mi dava più sicurezza.


*1 Le rocce vetrose sono principalmente di tipo vulcanico, come ad esempio l'ossidiana. Se non conoscete questo minerale vi consiglio una piccola ricerca e avrete delle sorprendenti sorprese

*2 Forse non vi piacerà... ma io sono una sua grande fan


E questo è l'ultimo capitolo, d eccezione di un piccolo epilogo che intendo aggiungere. Yuppi yeeeeee!!!
Se non l'avevate notato prima, alcuni capitoli sono senza citazioni, sceglietene uno, rileggetelo e suggeritemene una. se non l'ho fatto è perché alle volte ho troppe cose da fare Durante questa settimana spero (invano mi sa) Di poter pubblicare sia l'epilogo che il primo capitolo
Di nuovo: yuppi yeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!
Detto questo: Vi rinnovo la solita proposta, suggeritemi un qualche episodio che volete accada durante la storia. Ciao ciao!!!

[Benny Wesit96]

Kia, ma è finita così?
Cioè, dai... E' inquietante ora sapere che Stella ha un potere smisurato!
Comuuuunque.
Mi è piaciuto molto quest'ultimo capitolo, anche se mi sarebbe piaciuto leggere di più su Stella ed il fratello. *.*
Poi Franz! Spaventosa la sua sete di potere! Lo avrei ucciso!
Però boh, voglio l'epilogo!

[sevy]

O.o Wow, Kia!!! Finale mozzafiato!! Ora devi correre con l'epilogo!!
Franz assetato di potere mi piace un sacco! XDXD
Oddio, Kia, sei davvero imbattibile!! Brava!!!

[Kiaretta]

Epilogo… e un passo indietro

Cosa c'era nei tuoi sogni

prima che io vi portassi il mio maggio?

Rainer Maria Rilke

-E così, hai…- Kia cominciò la frase titubante.


-Dotato Stella di poteri al di là della norma- concluse
per lei Ale.


Entrambe si trovavano su uno scompartimento del treno
diretto a casa per l’inizio delle vacanze. Si trovavano da sole per pura
coincidenza da mezz’ora. Bree ed Ember erano a litigare chissà dove, Moony con il suo Squall chissà dove, Macer
sicuramente era da sola… vicino al
carrello dei dolci.


-Ma perché? Insomma, non ti biasimo… stavi cercando di
creare un diversivo per il professor Black e far sì che Stella potesse
colpirlo, ma.. se non ci fosse riuscita? Adesso sarebbe lui quello potente!-
disse spaventata la ragazza.


Ale rimase sovrappensiero alcuni secondi, poi prese dalla
borsa le sue cioccorane e ne offrì all’amica che ne prese un paio senza
esitare. –Sai… in quel momento non ho perso molto tempo a ragionare, a pensare
cos’era meglio, cos’era peggio. Non riuscivo a fidarmi totalmente di Stella a
dir la verità! Così ho fatto in modo di usare un goccia di sangue, non una di
più… -


Kia alzò un sopracciglio, scettica. –Sicura di non aver
avuto tempo per pensare?- disse la Corvonero mentre quel pazzo di Belzebù
cominciava a far cadere i bagagli e rovesciare le borse.


-Non proprio, ma di certo non mi sono affrettata ad
aprimi una vena-


Kia scoppiò a ridere. –Mai svenarsi per un uomo, chiunque
esso sia!-


Ale sbuffò piano, non gradendo l’ironia dell’amica. –Potresti piantarla di pensare ai ragazzi per
un po’? Alla fine penseranno tutti che sei una ragazza facile!-


Kia smise di botto di ridere e si afferrò una ciocca di
capelli, guardandola dispiaciuta. –Mi dispiace, non volevo essere inopportuna-


Ale scrollò la testa, ma diminuì il broncio che le era
apparso in volto.


In quel momento passarono un Tassorosso e una Corvonero
di fronte lo scompartimento. Non si tenevno per mano, né sembravano stessero
andando d’accordo, ma persino un gatto come me capiva che stessero assieme,
anzi, lei era un’amica della mia umana domestica e sapevo che lui fosse il suo “fidanzato”.


I due passarono, ma Kia arrossì leggermente e guardò
nella direzione opposta alla porta.


Ale, che aveva visto i due, aveva capito subito cosa stava passando l’amica.


-Come hai potuto baciarlo e non dirmi niente?-


-Come hai potuto
far finta di stare assieme a Benny e essere innamorata di lui davvero?-


Le due ragazze si guardarono in faccia, una più seria dell’altra.


-Amiche?-


-Amiche- confermò Ale. –E d’ora in poi nessun segreto, ma
mi spieghi come hai fatto a non renderti conto che stessero assieme? Era così
evidente!-


Kia sorrise imbarazzata. –Non lo so, non ho nessun
ricordo di quella sera- e così dicendo controllò con un’occhiata che i due
piccioncini non ripassassero di fronte alla loro porta.


Puah! Umani!





Fin…





Non credo proprio, perché c’è una parte della storia che
nessuno ancora sa.


Quindi facciamo un passo indietro di un paio di
settimane, a quella notte.





-Mi dispiace Ember- disse Kia cercando invano di puntarle
contro la bacchetta.


-Non è colpa tua- disse la mia umana domestica. L’altra
ragazza si voltò, nascondendo un po’ le lacrime, guardò fuori dalla finestra e
fece un respiro profondo, come per calmarsi.


Ma quando si voltò vide contro di sé la bacchetta dell’altra
ragazza e questa che le sorrideva con un ghigno.


Kia fu abbastanza pronta di riflessi per puntarle contro
la propria.


-Che significa?-


-Spiacente, questi ricordi mi servono, non posso
lasciarteli-


-Sei…- l’umana domestica di Belzebù non fece in tempo a
dire niente, che la mia le saltò addosso cambiando aspetto e diventando un lupo.
Kia le lanciò uno Schiantesimo, ma la colpì solo di striscio. Non ebbe il tempo
di lanciarne un altro che Ember le fu addosso e la fece cadere, mandando la testa
a sbattere. Soffiai irritato per il rumore, assieme a Belzebù, anche se quest’ultimo
si lagnava di non voler perdere la sua umana domestica, io per il rumore
irritante.


Dopodiché calò il silenzio, eravamo tutti in attesa.


Il lupo si rialzò in piedi ed Ember cominciò a prendere
alcuni filamenti azzurri e luminosi dalla testa di Kia.


-E mi servono anche i tuoi, o stasera capiranno che tu
non ci sei-


Non me ne vogliate, ma volevo fare una piccola cattiveria
Prendetelo come un piccolo, piccolissimo ricatto

[Benny Wesit96]

Kia, e ci lasci così sul filo del rasoio?
Impensabile... Diciamo.
Bello, bello, bello - complimenti!
Però ora sono assetato di sapere cosa succederà.

[sevy]

Kia, non puoi terminare così!!
Comunque sei davvero un genio... adesso sono ancora più curiosa di prima, però!

[@leparty]

Allora. Andiamo per gradi.
Diciamo che questo finale me lo sarei aspettata... diverso, ecco. Come tuo solito, riesci sempre a sorprendermi!
E poi... o.o E un epilogo così? Cioè, ci lasci davvero così? D: Io e te dobbiamo davvero fare un discorsetto. Sìssì v.v

Complimenti Kia :') Mi era troppo mancato leggere gli assurdi capitoli partoriti dalla tua mente!
[Tutti assetati del mio potere ù.ù Ma com'è? ù.ù E' miiiiio huahuahua!]

[Kiaretta]

Allora. Andiamo per gradi.
Diciamo che questo finale me lo sarei aspettata... diverso, ecco. Come tuo solito, riesci sempre a sorprendermi!
E poi... o.o E un epilogo così? Cioè, ci lasci davvero così? D: Io e te dobbiamo davvero fare un discorsetto. Sìssì v.v

Complimenti Kia :') Mi era troppo mancato leggere gli assurdi capitoli partoriti dalla tua mente!
[Tutti assetati del mio potere ù.ù Ma com'è? ù.ù E' miiiiio huahuahua!]

A me mancavano i soliti discorsetti post capitolo, che bello Allié! Sei tornata *-*
In ogni caso, non ho ancora fatto toccare il fondo a queste storie... l'assurdo è ancora ben lontano menomale che ci sei tu a tenermi sulla retta via XD
Ahahaha

[elly*]

Allora.. la mia persona è in questo momento divisa tra due istinti.. da un lato vorrei commentare, vorrei dirti che ho letto e apprezzato, ma dall'altra non so proprio cosa scrivere.. cioè Kia sto capitolo mi ha lasciato del tutto spiazzata/senza parole (compito trall'altro generalmente assai arduo u.u). Una parte del mio cervello urla "ne vogliamo ancoraaaaa" un'altra si deve acnora riprendere dagli shock plurimi e un'altra non si capacità che sia finito.. (è finito??? come puo essere finito!?!?!?! non ci puoi lasciare coooosi!!! )
Insomma non so se ho reso l'idea del caos in cui il tuo capitolo mi ha gettato Kia u.u

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